Savona. “I dati sull’occupazione nel settore agricolo hanno seguito prima le conseguenze della pandemia e poi la successiva crisi dell’incremento delle materie prime legata al conflitto in Ucraina, con picchi e cali negli ultimi cinque anni.
Ma i dati riportati da Cia Savona mostrano una sostanziale stabilità nei numeri totali, salvo anni condizionati da eventi climatici e calamitosi o da limitazioni economiche internazionali. Ad esempio, nel 2022 i dipendenti fissi e stagionali erano circa 2.750. Un dato non molto diverso rispetto agli anni precedenti o successivi”.
Ecco l’intervento di Cia Savona che precisa i dati occupazionali diffusi nei giorni scorsi.
“Bisogna valutare attentamente le fonti e saper leggere la complessità dei dati agricoli. L’INPS e l’Ebal, ente bilaterale di mutualità, confermano la sostanziale stabilità dell’occupazione dipendente nel settore”.
“Tra le 2.700 imprese agricole savonesi iscritte alla Camera di Commercio, la maggioranza sono a conduzione familiare (agricoltori diretti) senza ricorso a manodopera dipendente”.
“Nell’ultimo decennio c’è stato un aumento delle piccole imprese, che diventano anche datori di lavoro”.
E l’associazione agricola della provincia di Savona aggiunge: “I risultati dell’attività ispettiva svolta dalla Direzione provinciale del lavoro forniscono un quadro dove le irregolarità sono assolutamente in linea con le altre province italiane: le stesse controversie sindacali sono contenute anche grazie all’impegno delle associazioni datoriali che, in collaborazione con i sindacati, lavorano da anni per la regolarità e la sicurezza sul lavoro”.
“Anche i dati Inail sugli infortuni e sulle malattie professionali confermano i risultati di questo impegno”.
“Purtroppo nel settore agricolo della provincia di Savona gli infortuni più gravi o mortali si sono verificati tra i lavoratori autonomi. Le piccole aziende, senza dipendenti, talvolta trascurano la dovuta cautela nell’utilizzo di mezzi e attrezzature legate alla produzione agricola” conclude Cia Savona.
