TRIESTE – Sono stati interrotti lavori presso l’ex Pavan di via Frausin dopo la diffida inviata da vari soggetti interessati, tra cui l’ Insieme per il Comitato San Giacomo, la rete di solidarietà di Campo Libero e gli abitanti della zona. Il cantiere, inizialmente destinato alla demolizione per la realizzazione di un centro sportivo, è stato fermato per presunte irregolarità, come riferito da fonti vicine alla questura.
Le presunte irregolarità e la diffida
Secondo quanto dichiarato da fonti vicine alla Questura di Trieste Prima, il cantiere è stato fermato per consentire lo svolgimento dei controlli presunte irregolarità. La diffida inviata alle autorità competenti, tra cui prefettura, procura e corte dei conti, solleva dubbi sulla legittimità della demolizionesottolineando che sarebbero necessari diversi passaggi procedurali prima di procedere con i lavori.
La posizione della consigliera Elisa Lodi
La consigliera Elisa Lodi, rispondendo alle polemiche, ha ribadito la disponibilità dell’amministrazione comunale a procedere con i lavori. Nonostante la sospensione temporanea, Lodi assicura che l’attività proseguirà una volta risolte le questioni procedurali pendenti.
C’è un netto contrasto tra le posizioni delle parti coinvolte. Mentre l’amministrazione comunale sostiene il correttezza delle valutazioni tecniche e il legalità del progettoil comitato Insieme per San Giacomo e la rete Campo Libero sollevano dubbi sulla sospensione temporanea dei lavori. Secondo le loro dichiarazioni, la decisione di fermare il cantiere sembra essere stata influenzata più dalle condizioni meteorologiche che da una reale valutazione delle irregolarità procedurali.
Incertezza sul futuro del progetto
La sospensione dei lavori solleva incertezze sul futuro del progetto. Mentre l’amministrazione comunale mostra determinazione nel portare avanti l’iniziativa, il comitato e la rete di solidarietà continuano a sensibilizzare dubbi sulla sua legittimità E trasparenza procedurale.
La sospensione dei lavori sull’ex Pavan evidenzia le complessità e le controversie che possono sorgere nei progetti di riqualificazione urbana. La risoluzione delle questioni procedurali e la chiarezza nelle comunicazioni saranno cruciali per fugare i dubbi e riprendere i lavori. Resta da vedere come si evolveranno gli eventi e se le parti coinvolte riusciranno a trovare un terreno comune per procedere in modo condiviso e trasparente.
