“Fedeli alla tradizione, ma aperti all’innovazione. Portiamo in giro il tortello” – .

La Confraternita del Tortello Cremasco ha quindi un nuovo Consiglio Direttivo composto da: Annalisa Andreini, Erminia Fugazza, Loretta Marazzi, Annalisa Radici, Riccardo Reduzzi, Carlo Schirà E Roberta Schirà che venne poi confermato nel ruolo di Gran Maestro. Anna Maria Mariani, ex Vice Gran Maestro, però, non si è candidata alla rielezione: non è più in sintonia con le questioni interne della Confraternita. Il suo posto verrà probabilmente preso da Annalisa Andreini.

Dalla sua fondazione nel 2015, la Confraternita ne ha fatta di strada, come ha raccontato Oberta Schira nell’incontro conviviale dello scorso martedì 26 marzo. Intanto lunedì scorso il consiglio comunale ha approvato il regolamento Deco, proposto dall’assessore al Commercio Franco Bordo, che sarà presentato per la prima volta nell’ambito della Festa del Salame Nobile, il 20 e 21 aprile prossimi. E Deco gioverà sicuramente all’azione propagandistica della Fratellanza.

Ecco, invece, il messaggio del rieletto Gran Maestro Roberta Schira: “Il Consiglio ha confermato, nella seduta successiva, il mio ruolo di Gran Maestro. Con senso di responsabilità manterrò il ruolo per altri tre anni. Dalla sua fondazione nel 2015, la Confraternita (di cui mi onoro di essere Gran Maestro fin dall’inizio) ha percorso molta strada. Oggi abbiamo una sessantina di soci sostenitori iscritti, abbiamo un sito web, attivato i social, creato la nostra divisa e il nostro badge. Nel 2017 ho voluto fortemente aderire alla Fice, l’associazione che riunisce più di cento confraternite e associazioni enogastronomiche italiane: questo ha permesso a tutti i soci di scambiare esperienze, creare nuove connessioni culturali e viaggi di conoscenza, gemellaggi (con il ristorante Bosio nella Liguria Occidentale). In quasi dieci anni abbiamo portato il Tortello di Crema a Milano, lo abbiamo fatto conoscere a chef e giornalisti. È stato protagonista di tanti articoli (raccolti sul sito), di due tesi di laurea ed è arrivato anche in Rai, in prima serata. Soprattutto, in questi nove anni abbiamo conservato il piacere di ritrovarci ogni due mesi in ristoranti locali, sempre diversi, accogliendo anche sempre nuovi amici e amanti del Tortello, tra cui artigiani cremaschi e giornalisti. Tutto questo per condividere idee e promuovere un piatto tradizionale, unico in Italia. Ultimamente c’è stata polemica riguardo ad un’ipotetica violazione della Confraternita nei confronti della tradizione. Abbiamo scelto la nostra ricetta di riferimento basandoci sulla versione di Amilcare Cazzamalli, che per decenni ha gestito una drogheria ed è la memoria storica del tortello. Amilcare ha utilizzato come guida una ricetta di famiglia, quindi il nostro riferimento ci riporta agli inizi del Novecento.

La nostra posizione è quella di salvaguardare la ricetta che abbiamo depositato, ma rimanendo aperti alla creatività, all’innovazione, alle nuove voci che vogliono reinterpretare il nostro tortello, all’insegna della pluralità di pensiero e del rispetto delle idee. Consapevoli che la cucina, come tutte le manifestazioni di una cultura, è in continua evoluzione. Con la certezza che faremo sempre meglio il lavoro a cui la Confraternita ci chiama, auguro lunga vita a questa associazione. Da cremasco e residente a Milano porto la mia città nel cuore e metto il massimo impegno nella tutela e diffusione di un piatto iscritto nel nostro DNA culturale e territoriale. Il mio obiettivo è far ottenere al Tortello Cremasco la De.Co. Presto. (denominazione comunale di origine), che darebbe ulteriore prestigio e dignità al piatto per il quale ci siamo riuniti come Confraternita”.

 
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