la mappa con le segnalazioni, la scossa più forte degli ultimi 20 anni – .

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TERREMOTO NEL FRIULI, QUELLO CHE SAPPIAMO

  • Terremoto. Scossa di magnitudo 4.5 della scala Richter il 27 marzo alle 22.19, con epicentro a Socchieve, avvertita in tutta la provincia di Udine e Pordenone.
  • Effetti. Il terremoto provocò momenti di paura in tutto il Friuli. Non sono stati segnalati feriti a persone. Ispezioni su edifici abbandonati.
  • Attività di monitoraggio: I sindaci e i tecnici della Protezione Civile sono al lavoro per individuare eventuali danni. Anche i vigili del fuoco stanno effettuando dei sopralluoghi. A Socchieve nessun danno, la conferma arriva dal sindaco Coriglio Zanier.
  • Lo shock più forte degli ultimi 20 anni. È quanto dicono i ricercatori dell’Ogs che stanno monitorando la situazione nelle ultime ore. Un terremoto simile, stessa zona, nel 1794 (Qui articolo e video)

Lo shock di terremoto che ha colpito il Friuli Venezia Giulia mercoledì sera, 27 marzo, alle 22,19, è stato avvertito fino al Centro Italia. I sismografi hanno registrato altre scosse di assestamento nel corso della giornata, sei in totale. Il più forte durante la notte, alle 3,36, ha avuto una magnitudo pari a 2,7 della scala Richter.

protezione civile del Friuli Venezia Giulia ha diffuso una mappa con le segnalazioni pervenute da tutta la regione. Come potete vedere, qui sotto, sono contrassegnati in rosso i comuni dove la scossa è stata avvertita al 100%. In sabbioso e giallo dove la percezione è stata più bassa e in verde, nella zona della Bassa, dove le segnalazioni sono state pochissime.

Sono arrivati ​​i resoconti dalla Carnia a Udine passando per il Zona Collinare e Codroipese. Nessuno ha segnalato danni a edifici pubblici o privati: numerose sono state le chiamate al numero unico di emergenza 112 per avere informazioni.

Anche lo shock è stato avvertito chiaramente Pordenonenon solo nella zona montana prossima all’epicentro, ma anche nella capitale, in Bassa e anche a Trieste. I vigili del fuoco del comando provinciale non hanno ricevuto chiamate di soccorso né richieste di informazioni.

Il punto della Protezione Civile

«C’era molta paura, l’effetto della scossa si è sentito oltre i confini regionali. Ora, sentiti i sindaci, stiamo effettuando una ricognizione nella zona. Abbiamo sentito alcune scuole, alcune strutture hanno fallito e bisogna capire quale intervento fare. Nessuno è rimasto comunque coinvolto e la situazione al momento è sotto controllo”.

Queste sono le parole di Riccardo Riccardi, assessore alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, il giorno dopo Terremoto di magnitudo 4,5 che ha colpito il Friuli Venezia Giulia mercoledì sera, 27 marzo, alle 22,19 con epicentro tra le province di Pordenone e Udine. Nella notte, alle 3.36, è stata registrata una seconda scossa, la cosiddetta scossa di assestamento, di magnitudo 2,7 della scala Richter (sono state sei in totale).

«L’elaborazione dei dati ci dice che siamo in fase di assestamento dopo la prima scossa, ce ne saranno altre, tutte più piccole di quella di ieri. C’è una possibilità molto limitata – ha aggiunto Riccardi che ci possano essere effetti superiori ma è molto limitata. Conosciamo il territorio in cui viviamo, dobbiamo convivere con queste situazioni creando le condizioni per garantirle ordine ma soprattutto sicurezza delle persone».

«Possiamo dire ai cittadini che non è un fenomeno nuovo, lo sappiamo. Ma dobbiamo evitare di fare terrorismo, ora dobbiamo procedere con ordine, senza sottovalutare le cose. Noi siamo preparati ad affrontare queste situazioni, la Protezione Civile è pronta e ha dimostrato di esserlo ancora una volta”.

Terremoto in Friuli, il punto dalla sede della Protezione Civile. Riccardi: “Nessuno coinvolto”

Lo shock più importante degli ultimi 20 anni

Quella con epicentro a Socchieve era, secondo gli esperti dell’Ogs, lo shock più importante degli ultimi vent’anni. Lo conferma Carla Barnaba, ricercatrice del Centro Ricerche Sismologiche, che ha riportato alla memoria un altro terremoto, quello del 1794, nella stessa zona, situato nella zona del sisma delle ultime ore, con una profondità di circa 10-12 km.

La doppia misurazione. Nelle scorse ore sono state segnalate due magnitudo: 4,5 e 5. La differenza, spiegano gli esperti, sta nella scala di registrazione dell’evento tellurico.

Monitoraggio dell’area e delle nuove scosse da parte dei ricercatori dell’Ogs (Foto Petrussi)

Lo scuotimento è di 5° grado Mercalli (per causare danni bisogna registrare una scossa che arriva al 6° grado) mentre per la scala Richter, che misura l’energia irradiata, cioè l’energia sprigionata dal sisma, deve essere intorno a 4,6.

«Da ieri sera – conferma il ricercatore – i sismografi hanno registrato numerose scosse di assestamento di magnitudo strumentale, alle 2.26 di magnitudo 2.6. Tutti episodi di entità limitata”.

La scossa è stata avvertita oltre i confini regionali: ecco l’area coinvolta rappresentata dalle frecce blu (fonte Ogs)

Si prevedono altre scosse di maggiore magnitudo? “Non sarebbe un’eccezione”, aggiunge Barnaba. «Possiamo aspettarci eventi simili a quanto accadde nel 1794, quando una scossa principale all’inizio di giugno fu seguita, un mese dopo, da un’altra scossa di grandezza comparabile. L’epicentro, anche in quel caso, fu il comune di Socchieve, proprio accanto al Monte Rest”.

I sindaci al lavoro: attenzione agli edifici abbandonati

Nella mattinata di giovedì 28 marzo i sindaci della zona più colpita effettueranno una serie di controlli approfonditi insieme ai tecnici della Protezione Civile per verificare eventuali danni.

Tra gli altri, Saranno monitorati anche gli edifici abbandonati che potrebbero aver subito problemiIL. Si teme che oltre a possibili danni alla statica, possano essersi verificati problemi ai tetti, alle tegole ad esempio, o ad altre parti e che potrebbero quindi essere pericolosi per la popolazione.

I vigili del fuoco dei due comandi provinciali coinvolti non hanno ricevuto alcuna richiesta di intervento ma sono in allerta per effettuare eventuali accertamenti previa segnalazione da parte delle istituzioni e dei cittadini.

Scossa avvertita in tutta la regione

A Forni di Sopra non c’è stata elettricità per alcuni secondi. A Villa Santinacomune a sei chilometri da Fece una smorfia, come raccontano alcuni residenti, «i muri delle case e i mobili cominciarono a tremare fortissimo. Furono secondi molto lunghi. Tutti si affacciarono dalle loro case per vedere cosa fosse successo. Avevamo molta paura e speriamo che non ritornino più le scosse”.

Sono arrivati ​​i resoconti dalla Carnia a Udine passando per il Zona Collinare e Codroipese. Nessuno ha segnalato danni a edifici pubblici o privati: numerose sono state le chiamate al numero unico di emergenza 112 per avere informazioni.

Anche lo shock è stato avvertito chiaramente Pordenonenon solo nella zona montana prossima all’epicentro, ma anche nella capitale, in Bassa e anche a Trieste. I vigili del fuoco del comando provinciale non hanno ricevuto chiamate di soccorso né richieste di informazioni.

Molta paura, sì. A Toppo di Travesio, come ha testimoniato un residente, non si sono verificati danni, ma lo spavento è stato davvero grande. Tam tam del terremoto anche attraverso i social: sentite da Andreis, Maniago, Aviano e giù verso Cordenons, Fiume Veneto, Azzano Decimo.

 
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