Chi sono i nuovi proprietari del rigassificatore di Rovigo – .

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VTTI, società olandese specializzata nello stoccaggio di energia, e IKAV, gruppo tedesco di asset management specializzato in infrastrutture energetiche, hanno formato un consorzio per acquistare la quota di maggioranza di Terminale GNL Adriatico (o Adriatic LNG), la società che gestisce il terminale di rigassificazione di Porto Viro, vicino a Rovigo. La transazione dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2024.

CHI CONTROLLA IL REGASIFICATORE DI ROVIGO

Nello specifico, VTTI e IKAV vogliono acquistare le azioni della compagnia petrolifera statunitense ExxonMobil e della compagnia energetica statale del Qatar QatarEnergy. ExxonMobil possiede attualmente circa il 71% di Adriatic LNG e QatarEnergy il 22%; Snam, gestore della rete italiana di gasdotti, detiene il 7,3%.

COSA FARÀ LA SNAM?

Snam resta quindi azionista di Adriatic LNG; Non è però chiaro se la società deciderà di aumentare la propria quota. A gennaio, infatti, in occasione della presentazione del nuovo piano strategico al 2027, l’amministratore delegato Stefano Venier aveva dichiarato che “su Adriatic LNG c’è un accordo fatto con gli attuali partner, quindi in caso di operazione straordinaria avremo la possibilità aumentare la nostra quota, se le condizioni sono giuste, al 15 o al 30%. Queste due opzioni sono accompagnate da una ridefinizione equilibrata del nostro ruolo nella società”.

Come scrive Il sole 24 oredal momento del perfezionamento dell’accordo tra gli attuali azionisti e il consorzio VTTI-IKAV, Snam avrà quarantacinque giorni “per decidere se e in che misura incrementare”.

QUANTO VALE IL RIGASSIFICATORE DI ROVIGO

Il rigassificatore di Rovigo – spiega sempre Il sole 24 ore – è il principale punto di ingresso del gas liquefatto in arrivo in Italia: nel 2023 ha gestito un volume di 8,5 miliardi di metri cubi, “coprendo oltre il 50% delle importazioni italiane”.

In seguito alla separazione dal gas naturale russo, che prima della guerra valeva circa il 40 per cento delle importazioni totali, l’Italia ha incrementato significativamente gli acquisti di combustibile liquefatto (chiamato anche GNL). A febbraio, secondo le rilevazioni Snam, la quota del GNL sul totale delle importazioni di gas era pari al 23%, superiore addirittura a quella dell’Algeria, rimasta al 21%.

L’impianto ha una capacità di rigassificazione di 9,6 miliardi di metri cubi all’anno e copre circa il 14% del consumo nazionale di gas. Si prevede un aumento di altri 0,5 miliardi di metri cubi all’anno, forse a partire dal 2026.

CHI CONTROLLA VTTI

VTTI ha sede a Rotterdam, nei Paesi Bassi, ed è di proprietà di Vitol (una delle principali società di commercio di materie prime al mondo, che ha acquisito il controllo di Saras a febbraio), della società di investimenti australiana IFM Investors e della compagnia petrolifera degli Emirati ADNOC.

 
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