Inchiesta D’Adamo, presi 8,8 milioni di fondi. «Ma poi i corsi non si facevano mai» – .

Inchiesta D’Adamo, presi 8,8 milioni di fondi. «Ma poi i corsi non si facevano mai» – .
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Altro choc giudiziario a Bari. La seconda, in meno di due mesi, al Comune. Dopo l’arresto del consigliere comunale Maria Carmen Lorussoquesta volta è l’assessore al Bilancio ad essere indagato Alessandro D’Adamo. Con lui c’era anche la sorella Annalisa e Danilo Cicchetti, collegati alle imprese di formazione oggetto dell’indagine. Come Lorusso e come il consigliere regionale Anita Maurodinoia (indagata nell’ambito dell’inchiesta su compravendite elettorali che ha coinvolto il marito Alessandro Cataldo e il sindaco di Triggiano Antonio Donatelli), la numero uno del bilancio comunale è un’esponente del Movimento Sud al Centro. È la prima volta che un membro del consiglio è coinvolto in uno scandalo giudiziario. Novità che arriva nei giorni in cui il Comune è oggetto di indagini da parte della commissione di accesso nominata dal Ministero.

Le proteste

Nei confronti di D’Adamo l’accusa è di truffa aggravata per ottenere erogazioni pubbliche ed emissione di fatture per “operazioni inesistenti per fatti commessi a Bari dal 2019 al 2022”. Secondo quanto emerso dalle indagini, tre imprenditori baresi avrebbero beneficiato dei contributi europei previsti dal programma «Garanzia Giovani» attraverso alcuni enti di formazione. La truffa contestata ai tre è stata di 8,8 milioni. Si tratta di risorse comunitarie convogliate in un progetto per contrastare la disoccupazione e garantire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Tuttavia, sulla base delle prove emerse dall’indagine, la maggior parte dei corsi di formazione non ha avuto luogo. Le perquisizioni della Guardia di Finanza hanno interessato non solo le abitazioni di due dei tre indagati, ma anche la sede dell’istituto Kronos, l’ente attraverso il quale sono stati intercettati i fondi. Le indagini, quindi, non riguardano l’attività svolta da D’Adamo da assessore in questi sette anni. Nel corso delle perquisizioni i finanzieri hanno sequestrato documentazione amministrativa e contabile. Le società indagate sono Kronos, Sinergia e Kronos II con sedi a Bari, Lecce e Andria. D’Adamo è alla guida dell’organizzazione dal 2006, anno in cui ne ha rilevato la proprietà. All’epoca era una scuola di recupero degli anni scolastici, per poi diventare un ente di formazione professionale accreditato dalla Regione Puglia.

La reazione del Comune dopo l’inchiesta

Intanto l’amministrazione comunale ha inviato una nota in merito Il sindaco Antonio Decaro ha revocato la delega “dopo essere stato informato dell’esistenza di un’indagine della Procura europea nei confronti del consigliere che riguarderebbe la sua professione”. Decaro ha poi spiegato che «l’esercizio di importanti funzioni pubbliche come quelle di consigliere comunale deve essere esente da ogni sospetto. È un dovere nei confronti dei cittadini e consente agli interessati di potersi difendere liberamente”. Tranquillo il presidente del movimento civico Lucio Smaldone che ha commentato: «Non abbiamo ancora elementi per giudicare l’inchiesta che vede coinvolto l’assessore D’Adamo. Sono sicuro che saprà dimostrare la sua totale innocenza, è una brava persona e un buon professionista”.

Tag: DAdamo indagine milioni fondi corsi tenuti

 
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