“Servono spazi adeguati” – .

Il prorettore Giovanni Verzellesi intende chiarire alcune affermazioni del professor Alberto Cadoppi, in particolare riguardo al quarto centro Unimore delle ex Reggiane. “Le opportunità di sviluppo dei campus universitari – ha detto Verzellesi – si discutono negli organi decisionali. Cioè all’interno del consiglio di amministrazione e del senato accademico di Unimore. In base a diversi aspetti, tra cui la dimensione delle classi e la fattibilità di aule adeguate. Un altro elemento è il tipo di attività. Cioè, che si tratti di aule o di laboratori. Perché è vicino alla stazione, a diverse sedi aziendali sempre più attratte da quel luogo, vicino al Tecnopolo e quindi a vari incubatori di start-up e luoghi dove si fa ricerca tecnologica A Reggio Emilia ci sono due università su quattro che si trovano nel centro storico e che, per la loro natura, sono state designate come facoltà umanistiche che non necessitano di laboratori. Laboratori che necessitano di spazi adeguati per lavorare e ospitare tecnologie sofisticate. Come quelli che sorgeranno all’ex San Lazzaro: laboratori avanzati di ingegneria e microbiologia, che necessitano di strutture capaci di contenerli”.