Continua ad entrare acqua nella centrale di Bargi, le indagini vanno a rilento – .

Continua ad entrare acqua nella centrale di Bargi, le indagini vanno a rilento – .
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Le indagini sulla strage della centrale idroelettrica di Bargi durano più a lungo. L’acqua del lago continua ad entrare nella struttura e questo rende impossibile effettuare ispezioni.

Rendere fruibile la centrale di Bargi non sarà semplice. L’acqua del lago continua ad entrare nello stabilimento, colpito martedì da un’esplosione che ha ucciso sette persone e ne ha ferite altrettante. I vigili del fuoco hanno sospeso i lavori di svuotamento, fermando le pompe dell’acqua, in attesa di una decisione su come risolvere il problema. Solo dopo sarà possibile procedere con la messa in sicurezza della struttura. Tutti rallentamenti che si riflettono nell’inchiesta, avviata dalla Procura di Bologna per fare luce sulle cause della tragedia: “Bisogna bonificarla e solo poi mettere i locali a disposizione della magistratura per accertamenti e accertamenti”, spiega il capo del gabinetto metropolitano di Bologna, Sergio Lo Giudice.

Parole arrivate dopo un breve incontro in Comune tra il sindaco di Bologna Matteo Lepore, quelli di Camugnano di Castiglione dei Pepoli Marco Masinara e Maurizio Fabbri e un gruppo di dirigenti Enel. I rappresentanti del gruppo avevano prima incontrato il prefetto Attilio Visconti e nel tardo pomeriggio, lunedì, avevano avuto un faccia a faccia in Regione Emilia-Romagna con l’assessore al lavoro Vincenzo Colla. “Hanno dato piena disponibilità ad incontrarci dopo le indagini della magistratura, per aprire un nuovo cantiere di sicurezza sui luoghi di lavoro”, ha detto Colla. Nell’incontro un focus particolare è stato posto sulla necessità di rivedere, come modello generale, la gestione degli appalti, nonché sulla necessità di sviluppare un confronto con i sindacati sul tema della sicurezza. Intanto avanzano le indagini su omicidio colposo e omicidio colposo. In un incontro il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato, ha assegnato specifiche deleghe all’interno del pool di inquirenti. Toccherà a loro avviare le indagini per capire cosa abbia causato l’esplosione, nelle ore in cui le famiglie si preparano a dare l’ultimo addio ai propri cari. Sono ancora quattro i feriti in ospedale: tre, a Parma, Cesena e Pisa, sono in condizioni critiche a causa delle ustioni riportate. L’unica notizia positiva arriva dal Sant’Orsola di Bologna: Jonathan Andrisano, l’operaio 35enne coinvolto nell’incidente, non è più in pericolo di vita.




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Tag: BOLOGNA Acqua continua entrare Bargi energia centrale indagini lento

 
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