“Vi porterò al voto solo a giugno” – .

Avellino

Arrivando direttamente dall’aeroporto di Capodichino nella Prefettura di Avellino dove ha ricevuto la nomina dalle mani del prefetto Paola Spena, il nuovo questore Paolo D’Attilio si è insediato ufficialmente negli uffici di piazza del Popolo 20 giorni dopo le dimissioni del sindaco Gianluca Festa in seguito alla bufera giudiziaria che ha travolto la fascia tricolore.
67 anni, romano d’origine, ultimo incarico alla guida della prefettura di Livorno, D’Attilio avrà il compito di gestire l’ente fino al voto di giugno e lo farà affiancato dal capo di gabinetto della prefettura di Avellino , medico Rosanna Gamerra che già conosce la realtà dell’Irpinia.
Il nuovo questore ha ammesso di essere stato ad Avellino per la prima volta in assoluto.

“Non ci sono mai stato, avrò il piacere di conoscere questa città”, ha dichiarato al suo arrivo l’assessore che ha voluto salutare la stampa, apparendo aperto e disponibile al dialogo pur consapevole di non conoscere ancora nel dettaglio la situazione amministrativa della città. l’organismo che è stato chiamato a guidarlo ma con la certezza che si tratterà di un incarico molto breve.
“Questo incarico durerà circa due mesi. Nel frattempo sono andato dal Prefetto e lui ha accennato alla vicenda che ha portato alla sospensione del Comune – ha dichiarato – ora sto firmando le carte transattive, ho notificato il provvedimento prefettizio. Insieme al capo di gabinetto della Prefettura traghetteremo questo Comune fino alle prossime elezioni. Secondo le interpretazioni ministeriali è già giunta alla sua scadenza naturale, quindi si dovrebbe andare alle elezioni l’8 giugno”.
Si apre quindi una nuova pagina commissariale per la città di Avellino. L’ultima volta che un prefetto ha varcato la soglia del municipio è stato nel 2019 in seguito allo scioglimento del consiglio comunale Cinque Stelle guidato da Vincenzo Ciampi, quando Giuseppe Priolo fu chiamato alla guida del comune capoluogo per sei mesi, un periodo molto proficuo per la città , a dimostrazione del fatto che quel momento di vacanza politica può essere anche un momento di buona amministrazione.