Cremona Sera – Giovanni Zini “Uno di noi”, un libro racconta la storia del portiere grigiorosso morto nella Grande Guerra e al quale è dedicato lo stadio di Cremona. Realizzato dagli “Amici della storia grigiorossa”

Allora e per sempre. Lo Zini è lo stadio, più precisamente Lo Stadio, di Cremona e della Cremonese, ma questo lo sanno tutti. È dedicata ad un giocatore della Us Cremonese, il portiere Giovanni Zini morto prematuramente durante la Prima Guerra Mondiale, ma quasi tutti sanno anche questo. La monografia “Uno di noi” dedicato a Giovanni Zini raccoglie la storia, purtroppo breve, del portiere grigiorosso durante i suoi anni sia tra i pali che nei dintorni della città di Cremona, una storia che, forse, non tutti conoscono. Uno di noi è un libro piccolo ma significativo, è un lavoro sviluppato da un gruppo, il gruppo”Amici della storia grigiorossa”, che è impossibile trovare più eterogeneo di così. Le pagine raccontano la vita di Giovanni Zini ma anche di quella parte del mondo cremonese che fa parte della storia di una città; i capitoli sono scritti da tifosi, professionisti, ex giocatori, insomma un gruppo di persone che hanno contribuito, in vari modi, a dare una forma concreta all’opera.

Le pagine alternano immagini a colori a quelle in bianco e nero e, già da questo dettaglio, è chiaro che questa storia parte da molto lontano, da più di un secolo fa. Pietro Giovanni Zini, anche se Pietro è solito omettere, ci accompagna dalla cascina dove nacque verso la fine del 1800, è un viaggio che si snoda tra magliette e volti sorridenti, tra immagini quasi sgranate o ben definite, è un viaggio che parte da lontano per raggiungere lo stadio che oggi prende il suo nome. Tocca a quel gruppo di amici in grigiorosso continuare quel viaggio immaginario che passa dalle fotografie in bianco e nero a quelle a colori; come è consuetudine tra amici, si raccontano scelte, aneddoti, momenti, si racconta un viaggio che non ha ancora una destinazione finale ma che, si spera, durerà ancora secoli. Un viaggio immaginario ma incredibilmente realistico, unico, un viaggio che non si rivolge solo a chi, allora e per sempre, vive la storia di uno stadio e di una società sportiva, ma che si apre ad una città che, senza alcuna interruzione anche nel momenti più bui, accoglie quei colori e quelle persone. Giovanni Zini non fu l’unico atleta in grigiorosso a non poter vedere la fine della Prima Guerra Mondiale, diventa quindi naturale che il suo ricordo sia accompagnato da quello di altri che, coetanei e non, portarono avanti quel messaggio e quei valori nati in un’osteria cittadina il 24 marzo 1903. Uno di noi non è un semplice ricordo ma è un perché; perché “Allora e per sempre” ricorderemo quei momenti, quelle immagini e quelle persone che hanno fatto la storia della Noi Cremonese, a partire da Pietro Giovanni Zini fino ad ogni singola persona che, a modo suo, ha contribuito a mantenere vivi quei sentimenti. Il calcio vissuto e fatto vivere, la passione vissuta e ancora da vivere sono quei passaggi che hanno sempre vissuto insieme alla città dove sono nati e dove sempre vivranno grazie alla Us Cremonese. Allora e per sempre, Uno di noi, è proprio vero; perché non esiste passione più grande di quella condivisa con chi la ama e la rispetta.

 
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