Università Federico II di Napoli, manifestazione di studenti filo-palestinesi nella giornata del Senato accademico – .

Università Federico II di Napoli, manifestazione di studenti filo-palestinesi nella giornata del Senato accademico – .
Descriptive text here

Dopo il partecipatissimo incontro con il rettore Matteo Lorito, questa mattina gli studenti dell’ Rete studentesca per la Palestina di Napoli sono tornati a presiedere la sede centrale dell’Ateneo, in concomitanza con l’assemblea dell’Ateneo Senato Accademico. Nel corso dell’incontro l’Università napoletana avrebbe dovuto mettere ai voti una mozione per valutare la richiesta, avanzata dagli attivisti, di interrompere ogni rapporto di collaborazione scientifica con le università israeliane.

Il documento però non è stato inserito all’ordine del giorno del Senato che si è riunito online e non di persona. Gli studenti pro-Pal, riuniti sul Scala della Minerva, hanno poi trovato i cancelli del rettorato chiusi con le lezioni interrotte per motivi di sicurezza. Uno scenario desolante che ha presto fatto crescere rabbia e malcontento tra i circa cento attivisti presenti al sit-in.

«Siamo scioccati dall’atteggiamento dell’Università oggi – spiega Davide Dioguardi dello Student Network for Palestine – una posizione che la dice lunga sull’atteggiamento politico del rettore Lorito e di chi siede con lui in Senato accademico: evidentemente non c’è alcuna volontà di interrompere i rapporti con lo Stato di Israele”.

Dopo aver trovato vuota la sede dell’Università federiciana, i ragazzi si sono successivamente spostati in corteo verso la vicina Dipartimento di Studi Umanistici in via Porta di Massa, gridando “Palestina libera”. Qui una delegazione studentesca è stata ricevuta dal Direttore del Dipartimento, Prof Andrea Mazzucchi che ha ribadito l’apertura al dialogo dell’Ateneo. «Al momento – ha chiarito Mazzucchi – è già stato attivato un tavolo di confronto tra tutti i partiti che speriamo possa portare ad una bozza di riflessioni condivise che poi il Senato valuterà». Nel gruppo di lavoro, istituito dal rettore Lorito a margine dell’assemblea tenutasi lo scorso 12 aprile, oltre ai rappresentanti della Federico II, sono presenti anche rappresentanti della Rete studentesca per la Palestina. Il prossimo incontro è previsto per il 29 aprile.

Intanto i giovani, puntando il dito su quelli che definiscono «ritardi burocratici per uscire dagli spazi della democrazia», si dicono scettici e annunciano che stanno pensando di lasciare il tavolo di lavoro: «Stando così le cose – chiarisce Marta Di Giacomo del Collettivo universitario autorganizzato – faremo le nostre valutazioni per capire dove vuole portarci l’Università: se l’obiettivo è non farci mai parlare al Senato accademico, ma solo al tavolo, inevitabilmente faremo le nostre valutazioni”.

Allo stesso tempo stiamo ancora aspettando l’uscita del rettore Matteo Lorito dal Fondazione Med-Or di Leonardo. «Dopo la sua promessa, ancora oggi non sappiamo nulla – precisa l’attivista del Cau, Irene Galuppo – intanto alcuni studenti della facoltà di Ingegneria saranno presto coinvolti nell’esercitazione militare “Mare Aperto”, questo indica la complicità dell’istituzione accademica verso un’idea di mondo dove la guerra è legittima».

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
La mattina

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV un ponte interculturale tra Emilia Romagna e Veneto – .
NEXT il 6 maggio incontro conclusivo del progetto “Scacchi a scuola” • Prima Pagina – .