No a possibili tagli sul Passante di Bologna. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, li esclude, invitando “Governo e Autostrade a mantenere gli impegni presi” sull’opera pubblica attesa da anni – e accompagnata da una scia di polemiche e proteste – e “su altre opere compensative”. E invita ad «affrettarsi nei cantieri».
A Palazzo Malvezzi Lepore ha presentato un documento approvato quasi all’unanimità. Il focus, deciso con gli altri sindaci della provincia. Gran parte dell’avanzo di bilancio 2023 andrà alla manutenzione delle strade provinciali. Si tratta di 11 milioni di euro che per i prossimi tre anni, cioè fino alla fine del mandato, serviranno a questo scopo.
Ma allo stesso tempo Lepore, insieme a quasi tutti gli altri sindaci di Bologna, sottolinea che “ci sono altri soggetti istituzionali chiamati a fare la loro parte e di cui è richiesta la collaborazione. Questo a volte è positivo ma non mancano le criticità”, si legge nel documento dei sindaci. Una mossa “trasversale” rispetto alle appartenenze politiche, sottolinea Lepore, rimarcando il coinvolgimento di sindaci “di centrodestra e civici”. Manca però l’unanimità: ha votato contro Alessandro Santoni (San Benedetto Val di Sambro) e ci sono stati tre astenuti.
Rispettare gli investimenti a Bologna
“Come sindaci sentiamo il bisogno di dire che gli investimenti e gli impegni a Bologna vanno rispettati”, dichiara Lepore. Intanto c’è il tema della manutenzione stradale: servirebbero 20 milioni l’anno ma cinque milioni arrivano dallo Stato”, dice il sindaco. Da qui la decisione di chiedere risorse a Palazzo Malvezzi: innanzitutto perché «siamo consapevoli che il 2023 è stato un anno difficile» sul fronte delle manutenzioni, visto che «abbiamo dovuto concentrarci sull’alluvione e lasciare da parte numerose strade e quindi è chiaro che c’è un ritardo da recuperare”. Questo “lo faremo sia nel centrodestra che nel centrosinistra. È un obiettivo bipartisan anche se ci sono le elezioni perché la città metropolitana non guarda al colore politico”, assicura Lepore, però “è importante che i segnali vengano dati anche a livello nazionale e regionale. Ci impegniamo a fare di più ma chiediamo agli altri di fare lo stesso”
Uno sforzo ulteriore che Lepore e gli altri sindaci del bolognese chiedono “in modo bipartisan” e “innanzitutto al Mit per tutto ciò che riguarda la programmazione ordinaria degli interventi sulle infrastrutture”. Ma i sindaci chiamano in causa anche la Regione Emilia-Romagna, chiedendo “maggiore impegno” su diversi temi che vanno dal biglietto unico al servizio ferroviario metropolitano, passando per le risorse destinate al trasporto pubblico locale e ai collegamenti con le strutture sanitarie.
Insomma, visto che il mandato del governatore Stefano Bonaccini scadrà a breve, “consegniamo all’attuale e al prossimo governo regionale il fatto che sui trasporti pubblici, su rotaia e su strada – precisa Lepore – la Regione debba ripensare la propria strategia in chiave di maggiore sostegno alle comunità locali, perché ci sono nuove esigenze da portare avanti soprattutto finché il fondo nazionale sarà senza risorse”. Ad esempio, «gli autobus per il trasporto scolastico sono una priorità: prima di finanziare altro, bisogna finanziare questo», dice il sindaco.
Disservizi per i pendolari
Allo stesso tempo, «chiediamo al Governo di alzare la voce con RFI e Ferrovie perché per i pendolari ci sono troppe inefficienze e investimenti che ritardano», prosegue Lepore. Ma l’elenco dei soggetti inseriti nel documento è lungo visto che vengono richieste anche Fer, Trenitalia Tper, Tper, Autostrade e Anas. Di tutti questi temi “vogliamo i fatti”, punzona Lepore: “Vogliamo le risorse e vogliamo che i progetti discussi e approvati si realizzino”. L’intervento dei sindaci punta a migliorare “il lavoro di analisi e di interlocuzione con gli altri enti – dichiara la delegata metropolitana alla Piana, Sara Accorsi – per un dialogo serrato anche sui tempi e sull’impatto dei progetti”.
