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«Scusi, conosce un buon avvocato ad Ancona?» Un bacio e sfila il Rolex dal polso dell’ingegner Muti – .

«Scusi, conosce un buon avvocato ad Ancona?» Un bacio e sfila il Rolex dal polso dell’ingegner Muti – .
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ANCONA Un bacio sulla guancia, in segno di ringraziamento per le informazioni ricevute. Falso come quello di Giuda. In un attimo il Rolex da 5.000 euro è scomparso dal polso della vittima. «Non capisco come sia potuto succedere: io stesso la sera faccio fatica a slacciarlo perché a volte il cinturino si incastra. Le ci sono voluti alcuni secondi per rimuovere l’orologio. Vladimiro Muti, noto ingegnere anconetano, non può riposarsi. «Sembrava onesta – dice incredulo -. Mi ha addirittura preso in giro, ringraziandomi prima di partire. Ho sbagliato a essere gentile con lei.

Rimpianto

Un rammarico incontenibile, che ha espresso anche ai carabinieri della stazione di Brecce Bianche, dove si è subito recato per sporgere denuncia per il furto subito ieri mattina in via Marsala. E ora è a caccia della giovane ladra, accento straniero (“credo fosse rumena”), caschetto scuro, vestita elegantemente. «Diceva di chiamarsi Jasmine, ma sicuramente è un nome di fantasia», ricorda il professionista, deriso mentre si recava dal notaio per una perizia. «Ero appena uscito dal parcheggio di piazza Pertini – racconta – quando sono stato fermato da quella ragazza, ventenne, mentre esaminava i nomi sulle targhe all’ingresso di un palazzo di via Marsala. Mi chiese se conoscevo un certo avvocato, ma il suo nome non mi diceva nulla. Cercava un avvocato perché aveva problemi con suo marito”. Sembrava davvero preoccupata. E sincero. «Mi sono offerto di aiutarla: non avrei mai dovuto farlo», si rammarica Muti.

La ricostruzione

L’ingegnere ha tirato fuori il cellulare per contattare il suo avvocato di fiducia. «Ma lei mi ha subito interrotto, suggerendomi di lasciare il suo numero perché lo avrebbe contattato più tardi», aggiunge la professionista. E così ha fatto. «Ho tirato fuori dalla borsa l’agenda per annotare il numero dell’avvocato – spiega – e forse è stato proprio in quel momento che lei mi ha derubato. Ricordo che si offrì di tenere il diario mentre scrivevo. Poi, ricevuto il foglio, mi ha salutato ringraziandomi con un bacio sulla guancia”. L’astuto ladro si è subito dileguato. Pochi minuti dopo, mentre l’ingegnere si trovava in Corso Mazzini, si accorse che il suo costoso orologio non era più al polso. Tornò indietro, ma ormai la ragazza era scomparsa. Erano le 11 di ieri mattina. La polizia, ricevuta la denuncia, si sta attivando per raccogliere i video delle telecamere pubbliche e private dislocate nel centro, nella speranza di risalire all’autore dell’aggressione. «Non capisco come abbia potuto togliermi l’orologio senza che me ne accorgessi – si dispera Muti -. Devi essere un criminale professionista.

 
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