la giunta dell’Unione Romagna Faentina blocca le due cementificazioni – .

la giunta dell’Unione Romagna Faentina blocca le due cementificazioni – .
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Stop definitivo alle urbanizzazioni di via Biancanigo e della Ghilana. La decisione finale è stata presa dal consiglio dell’Unione Romagna Faentina, dopo che il consiglio comunale di Faenza non era riuscito a indicare una linea guida per il voto di mercoledì sera, riguardo al progetto di costruzione della Ghilana. Contrariamente a quanto accaduto a Castel Bolognese, dove il consiglio comunale ha votato all’unanimità il blocco della costruzione di nuove abitazioni nella zona di via Biancanigo, alla periferia della città, sommersa dall’acqua lo scorso maggio.

Nella stessa serata di mercoledì i consiglieri dell’Unione Romagna Faentina hanno votato il via libera alle urbanizzazioni di via Marchesina, sempre a Castel Bolognese, e di via Sant’Orsola, a Faenza, due zone non colpite dall’alluvione della scorsa primavera.

Per non ripetere l’errore commesso martedì sera nel consiglio comunale di Manfredo, questa volta il centrosinistra si è presentato con tutti i suoi esponenti all’appello. Assente solo il consigliere comunale di Faenza Cresce, Riccardo Cappelli, che nell’assemblea faentina aveva votato favorevolmente per la costruzione delle ville, in aperto contrasto con il Pd. Anche Italia Viva, con l’assessore Alessio Grillini, aveva votato a favore delle ville, ma, durante il consiglio dell’Unione, il capogruppo del partito “renziano” è uscito dall’aula prima della discussione sulle nuove urbanizzazioni.

Nel corso del dibattito, il sindaco di Castel Bolognese Luca Della Godenza e il sindaco di Faenza Massimo Isola hanno sostanzialmente giustificato la contrarietà della maggioranza ai due cementifici perché, in assenza di un piano definitivo per difendere il territorio da una possibile futura alluvione, nulla al riguardo il momento impedisce che la Ghilana e la zona di Via Biancanigo vengano nuovamente allagate dalle piene del Lamone e del Senio. Pertanto, non essendovi alcuna certezza che gli eventi di maggio non possano ripetersi, il centrosinistra ha deciso di bloccare ogni possibile nuova costruzione. Mercoledì, presso la sede della Regione Emilia-Romagna, è stato presentato il progetto preliminare della struttura commissariale. Il piano definitivo dovrà essere presentato entro la fine di giugno.

Di fronte a questa motivazione, però, il centrodestra, presente nel consiglio dell’Unione solo con i consiglieri di Faenza, ha risposto puntando ancora una volta il dito contro il cambio di atteggiamento della controparte, accusandola di voler sfruttare l’alluvione: addirittura dopo l’alluvione le due amministrazioni comunali si sono sempre espresse favorevolmente sui due progetti edilizi; il cambio di rotta è arrivato solo negli ultimi mesi, durante i quali anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini, ormai candidato alle elezioni europee, si è espresso contro le nuove urbanizzazioni nelle zone colpite dall’alluvione. Con il voto di mercoledì sera l’Unione Romagna Faentina ha trasformato in fatti le parole del principale rappresentante del Pd a livello regionale. Contrariamente a quanto accaduto martedì sera nel consiglio comunale di Faenza.

Con 21 voti, su 23 consiglieri disponibili, il centrosinistra ha quindi bloccato definitivamente la cementificazione di Ghilana e via Biancanigo. Il centrodestra si è opposto, Area Liberale si è astenuta nel voto su Castel Bolognese. Alla fine i due progetti furono bloccati. Dal punto di vista amministrativo, quindi, si conclude il dibattito attorno alle due proposte. Probabilmente il confronto proseguirà dal punto di vista legale. I fautori dei due interventi urbanistici si sono infatti dichiarati pronti a denunciare le due amministrazioni comunali per il cambio di atteggiamento adottato.

 
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