Ad Asti il ​​25 aprile con un ‘giallo’ sull’esecuzione di “Bella ciao” [GALLERIA FOTOGRAFICA E VIDEO] – Lavocediasti.it – .

Ad Asti il ​​25 aprile con un ‘giallo’ sull’esecuzione di “Bella ciao” [GALLERIA FOTOGRAFICA E VIDEO] – Lavocediasti.it – .
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Oggi, 79° anniversario della Liberazione dalla dittatura nazifascista, numerose manifestazioni si sono svolte anche ad Asti e in provincia per rimarcare l’importanza della democrazia e della libertàideali che costarono molti sacrifici (e in molti casi anche la vita) a uomini e donne che vissero quegli anni terribili.

Ad Asti i festeggiamenti sono iniziati alle 8.30 al cimitero cittadino – con la Messa in ricordo dei caduti e la deposizione di una corona di fiori sulla tomba del partigiano “Perez”al secolo Francesco Rosso, primo presidente dell’ANPI di Asti – ed è proseguito come di consueto con la deposizione di altre corone in ricordo al Bosco dei Partigiani, ai Giardini Pubblici e al monumento ai Caduti in Piazza I Maggio.

Da qui il corteo si è avviato verso piazza San Secondo, dove – alla presenza di tanti comuni cittadini, alcuni consiglieri comunali (Mario Bovino, Monica Amasio, Eleonora Zollo e Riccardo Origlia), del viceprefetto Enrica Montagnadel commissario Marina Di Donatodel vescovo Marco Prastaro e i segretari delle principali organizzazioni sindacali – si è svolta la fase finale della mattinata, con un susseguirsi di numerosi interventi.

Compresi quelli dell’avvocato Guido Cardello – vicepresidente dell’Anpi Asti che ha parlato a nome del presidente Paolo Monticonecomunque presente in piazza -, del vicesindaco di Asti ingegner Stefania Morra e il sindaco di Nizza Monferrato Simone Nosenzovicepresidente della Provincia già presidente e sindaco di Asti, Maurizio Raserosi trova ancora in Cina per una visita istituzionale.

L’antifascismo dovrebbe unire tutti gli italiani che subì la tirannia fascista – Ha detto Cardello – Dovremmo sentirlo tutti, ma per alcuni non è così. Ma non importa, perché la maggioranza degli italiani sono antifascisti. La nostra Repubblica è fondata sull’antifascismo”.

Vicepresidente dell’Anpi non ha esitato a toccare questioni di attualità COME la censura dell’intervento di Antonio Scurati in una trasmissione Rai (“Chi non ha potuto ricordare Matteotti, nell’anniversario dell’omicidio, a causa una censura con motivazioni infantili. Una censura che mi fa vergognare di una tv di Stato che non ci ha permesso di leggere frasi che sono una realtà storica ancora attuale”) E la storia di Ilaria Salis (“Detenuta per un anno e mezzo in condizioni disumane – ha affermato – perché accusata di aver causato ferite guaribili in tre giorni a due neonazisti durante una manifestazione neonazista a Budapest. Un episodio che, anche se realmente accaduto come denunciato dalla Procura, in Italia sarebbe perseguibile a querela di parte e sotto la giurisdizione del giudice di pace”)

Stefania Morra, citazione citazioni di Primo Levi sull’importanza della memoria e di Pietro Calamandrei sulla libertà che è come l’aria, se ne capisce l’importanza quando viene a mancare, ha sottolineato che manifestazioni come quella di oggi servono a “Mantenere viva la memoria di un evento che ha portato a un’Italia libera e democratica”. “Libertà costituzionali Ha aggiunto – non dovrebbe mai essere dato per scontatoe soprattutto ora che la guerra è tornata nel cuore dell’Europa”.

Simone Nosenzo, parlando ‘a braccio’, ha ricordato l’imminente evento 80° anniversario del Consiglio popolare dell’Alto Monferratocomposto da “Ragazzi che hanno dato la vita per la nostra libertà. Oggi è una festa per tutti, nella quale dobbiamo essere tutti uniti per difendere la democrazia”.

Alla fine parlò Laurana Lajologià presidente dell’Istituto Nazionale per la Storia della Resistenza e assessore comunale alla cultura, a cui fu affidata la lettura del discorso ufficiale che riportiamo integralmente nel PDF allegato a fine articolo.

Il ‘mistero’ “Bella ciao”

A margine dell’evento, c’era un po’ di “mistero” riguardo l’esecuzione di “Bella ciao”che da decenni è divenuto un vero e proprio simbolo della Festa della Liberazione.

“Quando arrivammo ai giardini – l’avvocato Cardello ha ricostruito la vicenda mi hanno detto che la band non l’avrebbe eseguita. Allora sono andato dal direttore per chiedergli il motivo di questa decisione e risponde di aver ricevuto un’ordinanza in tal senso da parte del Comune”.

“Così ho chiesto chiarimenti all’ingegner Morra – ha proseguito il vicepresidente Anpi – che mi ha risposto non ne sapeva nulla e disse a sua volta al capobanda di eseguirlocome accade ogni anno. Tuttavia, non è bastato a convincerli a giocarcicosì tanto da Sono dovuti intervenire anche il comandante della Polizia Municipale e il viceprefetto”.

“A quel punto – ha concluso Cardello finalmente lo hanno fatto e, paradossalmente, alla fine la suonarono tre volte nel tragitto da piazza I Maggio a piazza San Secondoperché dietro di loro c’era la dirigenza dell’Anpi che la cantava e quindi non hanno potuto interrompere lo spettacolo, ripetendola fino in piazza”.

Manifestazioni in provincia

In molti comuni dell’astigiano si sono svolte manifestazioni che hanno coinvolto i rispettivi cittadini. Il principale, che ha visto la partecipazione di 45 Comuni con i rispettivi striscioninonché figure istituzionali quali gli Onorevoli Parlamentari Andrea Giaccone E Marcello Coppononché vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carossosi è svolto questa mattina a San Damiano.

Nella foto, i tre esponenti politici ritratti insieme al sindaco di San Damiano Davide Migliasso.

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