il medico dovrà risarcire un milione – .

Una pagina giudiziaria ancora aperta dal 2005. Da quel maledetto 20 dicembre. Quando uno dei gemelli della famiglia Bombara, Edoardo, è morto due giorni dopo la nascita al Policlinico di Messina per alcune gravi complicazioni respiratorie.
Un caso che rimbalza da anni con esiti diversi nei tribunali penali per i medici coinvolti, e che ora vede una conclusione sul piano civile. A quasi vent’anni dai fatti.
A decidere il verdetto finale arrivato nei giorni scorsi seconda sezione civile della corte d’appello di Messina presieduta dal giudice Sebastiano Neri e composta dai colleghi Antonino Zappalà e Maria Grazia Lau, essendo quest’ultimo anche l’estensore del provvedimento. E uno dei medici allora coinvolti nel processo penale è stato condannato a risarcire i genitori del piccolo Eduardo.
Gli importi accertati ammontano a centinaia di migliaia di euro, quasi un milione in totale. Che i genitori del neonato sicuramente getterebbero subito al vento pur di riaverlo tra le braccia.
È necessario fare un passo indietro e parlare del processo penale, che vide coinvolti i tre medici che all’epoca dei fatti avevano in cura il ragazzino al Policlinico.
In primo grado nel 2012 i medici Giuseppe Pagano, Viviana Tulino e Antonina Bonarrigo, che all’epoca dei fatti operavano presso l’Unità di Patologia Neonatale, furono assolti con la formula “perché il fatto non sussiste” dall’accusa iniziale. di omicidio colposo. e Unità di Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico. In questa interminabile vicenda sono stati assistiti rispettivamente dagli avvocati Isabella Barone, Filippo Cusmano, Carmela Zarcone e Fabio Marchetta. Sono stati assolti a seguito della richiesta della Procura di una pena detentiva a un anno e sei mesi.

Leggi l’articolo completo sull’edizione cartacea della Gazzetta del Sud – Messina

 
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