“Partita civile comunale su Latina Ambiente? Ecco cosa faremo” – .

Il sindaco Matilde Celentano cerca di mettere ordine tra il caso Latina Ambiente, la costituzione del Comune come parte civile e i dubbi della minoranza sulla gestione del settore legale. Lo fa con una lunga nota in cui risponde alle critiche del centrosinistra e chiarisce come l’amministrazione comunale si sta muovendo per evitare di prendere decisioni affrettate o sconsiderate. Ma la sensazione è che non ci sarà la costituzione della parte civile. Ecco perché.
«Sulla questione Latina Ambiente, sulle implicazioni politiche che si volevano dare al caso e sui nuovi sviluppi intervenuti negli ultimi tempi, abbiamo discusso a lungo in un recente consiglio comunale, e non ho mai smesso di chiedermi se era opportuno sostenere la costituzione del Comune di Latina come parte civile nel processo che vede imputate 26 persone” afferma Matilde Celentano, che subito dopo sottolinea il suo convinto garantismo, in continuità, dice, “con quello di chi mi ha preceduto”. E qui si tira fuori il primo “asso”, cioè un documento dell’amministrazione Coletta in cui sostanzialmente ogni decisione sulla costituzione di parti civili viene rinviata al giorno successivo all’udienza preliminare che trasforma gli indagati in imputati. «Mi consola aver ritrovato questo stesso spirito nell’amministrazione che mi ha preceduto, quella guidata dall’ex sindaco Coletta, che il 19 luglio 2016, il giorno prima dell’udienza preliminare per la variante PPE Borgo Piave, al seguito di un riunione informale del Consiglio, aveva preso la decisione, che avrebbe avuto valore di indirizzo generale, di attendere l’esito dell’udienza preliminare prima di costituirsi parte civile in procedimenti che coinvolgono amministratori o dipendenti dell’ente”. Celentano cita poi un secondo documento, firmato da alcuni dirigenti dell’organizzazione: Quirino Volpe, Diego Vicaro, Paolo Cestra ed Egidio Santamaria. Il documento è datato 24 febbraio 2023, fa riferimento al processo sul fallimento di Latina Ambiente e recita: «I sottoscritti (…) si impegnano a rinviare l’eventuale costituzione di parte civile dell’amministrazione dopo lo svolgimento dell’udienza preliminare». Partendo da ciò, il sindaco Celentano aggiunge: «la presa di posizione di un gruppo di dirigenti del Comune di Latina che sono stati invitati dalla Procura Comunale il 23 febbraio 2023 ad esprimere un parere sull’opportunità di procedere alla costituzione dell’ente come parte civile, aveva concordato all’unanimità sull’opportunità di rinviare l’eventuale costituzione dell’amministrazione in parte civile a data successiva allo svolgimento dell’udienza preliminare, “poiché, allo stato, non risulta alcuna rappresentazione di come si sia tenuta la condotta che oggetto dell’accusa hanno avuto un impatto negativo sull’organizzazione”, tanto che “la Costituzione si baserebbe su valutazioni relative solo al danno” all’immagine dell’amministrazione, anche a causa del clamore mediatico”.
Celentano entra poi un attimo nel merito della questione legata al confronto in corso con il curatore fallimentare di Latina Ambiente per stabilire il “dare e avere”. « la Suprema Corte di Cassazione in Sezioni Unite, n.31755 del 5 dicembre 2019, nel chiarire definitivamente i termini di fatti, come quello in discussione, ha chiarito che “l’accertamento di risarcimento del danno derivante da bancarotta fraudolenta per il fallimento di la società partecipata rientra nella giurisdizione della Corte dei Conti”. Tale pronuncia, unitamente al fatto che il Pubblico Ministero nella richiesta di rinvio a giudizio non ha ipotizzato alcun danno al Comune di Latina che, peraltro, non risulta tra le parti offese nel procedimento, fa riferimento ad un’altra giurisdizione, ossia quella contabile, il compito di accertare se la gestione della controllata Latina Ambiente sia stata fonte o meno di danno patrimoniale per il Comune di Latina. Al riguardo, l’Amministrazione, all’esito della definizione della conciliazione intrapresa delle rispettive questioni con la Curatela, si riserva di trasmettere ai Giudici Contabili tutta la documentazione riguardante le vicende di Latina Ambiente e le cause che hanno portato al suo fallimento, in al fine di verificare una volta per tutte chi sia effettivamente il responsabile. E per fare questo non ci sarà bisogno di aspettare gli esiti del processo penale”, sottolinea il sindaco.
In chiusura, il sindaco Celentano comunica di aver richiesto un ulteriore parere sulle condizioni per la costituzione di parte civile. «Ma non volevo fermarmi qui. Per fugare ogni residuo dubbio, il Consiglio ha chiesto una consulenza professionale per verificare, anche alla luce dei recenti mutamenti intervenuti nei rapporti tra la curatrice fallimentare di Latina Ambiente e il Comune di Latina, se sussistano o meno le condizioni per sostenere un’eventuale costituzione di del Comune come parte civile nel procedimento per il presunto fallimento della controllata fallita, o se la tutela degli interessi dell’ente e dei cittadini debba avvenire molto più opportunamente altrove.

Perché tanta attenzione da parte mia? Semplicemente perché sono 26 le persone coinvolte nel procedimento in questione, persone per le quali vale la presunzione di innocenza e nei confronti delle quali questa amministrazione, in linea con l’atteggiamento di garanzia già a suo tempo osservato dalla precedente amministrazione e dai responsabili dell’ente, non intende prendere iniziative che domani potrebbero rivelarsi affrettate, per le conseguenze che ne deriverebbero.
Non voglio infine ignorare – conclude Matilde Celentano – che tra quelle 26 persone coinvolte ci sono persone che godono della mia piena fiducia, per le quali, come per tutti, vale la presunzione di innocenza, che non può essere ostentata in corrente alternata” .

 
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