«La sanità in Umbria al collasso», il Manifesto con 10 criticità e 10 proposte – .

«La sanità in Umbria al collasso», il Manifesto con 10 criticità e 10 proposte – .
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Dieci criticità e dieci proposte per cambiare la sanità pubblica in Umbria sono state presentate venerdì 26 aprile dalla coalizione Onu Pacto Avanti, alla presenza dei rappresentanti di Action, in un evento al Barton Park.

«Il manifesto – è stato spiegato – denuncia tempestivamente le principali criticità del sistema sanitario regionale e rilancia la necessità di interventi urgenti per garantire un accesso equo e di qualità alle cure per tutti i cittadini: 1 paziente su 10 rinuncia alle cure a causa dei costi e degli spostamenti sono troppo gravosi. Quasi seimila famiglie sono cadute in povertà per far fronte alle spese mediche, mentre 1/5 spende una parte significativa del proprio reddito in cure mediche. Le lunghe liste di attesa, la mancanza di accesso ai servizi sanitari e l’aumento della mobilità passiva per ricevere cure indicano un sistema sanitario stressato e sottodimensionato. La metà del personale sanitario è infatti in uno stato di burnout, a causa di pensionamenti e mancate assunzioni che hanno portato a superlavoro e turni massacranti”.

La proposta di piano sanitario della giunta Tesei – è stato ribadito – «è bloccata in commissione, mentre la destra chiude i distretti sanitari e riduce le risorse, compromettendo ulteriormente i servizi sanitari pubblici. È un piano vecchio, in cui non c’è nemmeno una linea su salute mentale e CSM, ambulatori, servizi di ostetricia e ginecologia, salute giovanile e questioni di genere. Tagli ai fondi sanitari, disuguaglianze territoriali e mancato utilizzo delle risorse del Pnrr aggravano la situazione, portando a differenze nei protocolli e nella qualità dei servizi tra regioni. La mancanza di investimenti in attrezzature e prevenzione primaria ha reso molte strutture sanitarie obsolete e inadatte, compromettendo la qualità delle cure”.

Ciò è dovuto anche all’adozione della riforma Calderoli sull’autonomia differenziata «che – contestano gli autori del manifesto – mina l’uguaglianza nell’accesso alle cure, mettendo in pericolo il diritto fondamentale alla salute per tutti i cittadini».

Le proposte sono le seguenti: «Bisogna investire di più nella prevenzione, con programmi mirati a stili di vita sani e screening oncologici efficaci e gratuiti. È necessario che almeno il 7,5% del Pil sia destinato al Fondo sanitario nazionale, affinché si superi la retorica dei “piani straordinari” e si possa programmare il funzionamento efficace e ordinario del sistema”.

Tra queste ci sono le nuove assunzioni nel settore sanitario, «l’abolizione del tetto alla spesa del personale e l’eliminazione delle liste d’attesa. Il sistema va riorganizzato, integrando aziende ospedaliere e aziende sanitarie locali e una convenzione con l’Università. La riabilitazione dei distretti sanitari deve andare di pari passo con le nuove tecnologie sanitarie innovative. Occorre riattivare anche la rete oncologica regionale e rafforzare il registro dei tumori per migliorare la lotta ai tumori. Dobbiamo valorizzare il personale sanitario, a partire dagli operatori, e garantire loro condizioni di lavoro adeguate e sicure. L’Umbria può e deve promuovere una medicina di comunità più efficace, fatta di case comunitarie e ospedali, ma anche di servizi domiciliari che riducano i ricoveri. Occorre accelerare l’attuazione della legge sulla non autosufficienza e approvare una buona norma sulle “badanti”. La salute mentale è una questione di sanità pubblica e deve diventare una priorità sanitaria e sociale. L’Umbria deve investire nei servizi per la cura e il contrasto del disagio psicologico e nella formazione del personale dedicato. Bisogna fermare la privatizzazione del settore sanitario in Umbria, con l’introduzione di regole più stringenti per gli operatori privati, il cui ruolo va rivisto in una prospettiva strategica”.

All’iniziativa erano presenti, tra gli altri, il segretario regionale del Partito Democratico Tommaso Bori, il coordinatore regionale del Movimento Cinque Stelle Tommaso De Luca, il segretario provinciale di Azione Francesco Sorci, il segretario regionale del PSI Federico Novelli, il consigliere comunale segretario degli Avs Lorenzo a Falistocco, Andrea Sisti e Filippo Stirati dei Civici Umbri. Ospiti nazionali: Marina Sereni (Pd), Andrea Quartini (M5S), Alessio D’Amato (Azione), Elisabetta Piccolotti (Avs) e Adiberto Favilli (Psi). Le conclusioni sono state tratte dal senatore Michele Fina (Pd)

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