Catania, Sarah rapita a 7 anni dal padre: l’appello di Urso – .

29 aprile 2024, 04:59

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CATANIA – “Spero con tutto il cuore che chi ha in mano il futuro di Sarah agisca con coscienza e buon senso, affinché i sogni di questa ragazza non vengano distrutti ma incoraggiati”. È l’appello di La cantante catanese Giovannella Urso, che scrive a Live Sicilia chiedendo di far sapere a tutti cosa sta vivendo questa ragazza.

Sarah, di cui Giovannella ci regala alcuni scatti, è la giovane catanese di origini tunisine rapita da suo padre all’età di 7 anni. Quell’uomo l’ha trascinata con sé in Tunisia e lei è scappata da lì, su una barca marittima, per tornare dalla madre e dai suoi fratelli.

La foto scattata da Sarah sul carretto marittimo diretto in Sicilia

L’espulsione

Solo che qui, mesi fa, una volta arrivata a Pantelleria, ha dovuto fare i conti con la burocrazia dello Stato italiano e nello specifico con un Decreto di espulsione emesso dal questore di Trapani. Una scelta contestata da Sarah attraverso il suo avvocato, Giuseppe Lipera. Il caso è attualmente sospeso.

Adesso anche la società civile comincia a muoversi. “È inaccettabile dividere una figlia dalla madre – scrive Giovannella -. Dal primo momento in cui dai alla luce un bambino il legame per entrambi è simbioticoSono una mamma e so di cosa parlo”.

“Se poi dopo aver cresciuto una figlia per sette anni, la vedi strappata dalle tue braccia e portato in Tunisia dal padre solo per vendetta nei confronti della madre dopo una separazione le cose diventano drammatiche per entrambi”.

La madre di Sara

Giovannella ricorda come La madre di Sarah non l’ha mai abbandonata e come lei ha sempre fatto di tutto per riportarla a Catania, purtroppo invano. “Ha provveduto a mandarle del denaro ed è anche andata a trovarla molte volte negli ultimi anni in Tunisia – continua – per mantenere quel legame d’amore che esiste tra madre e figlia”.

Sara e sua madre

Così Sarah, raggiunta la maggiore età, decise di attraversare il mare e tornare a casa, all’insaputa della madre. “In quella casa dove aveva lasciato i suoi ricordi d’infanzia non l’hanno mai abbandonata in questi anni, lontana dalla madre e dai fratelli, e riesce ad arrivarci – prosegue -. Ma cosa sarebbe successo se fosse andata diversamente?

Le domande del cantante sono drammatiche: “E se Sarah fosse annegata e non fosse riuscita a sbarcare? Sarebbe stata elogiata da parte di tutti! Dato che è viva e non è annegata, né il popolo né le istituzioni politiche intervengono”.

La tragedia di qualche anno fa

“Ricordo benissimo che Enzo Bianco celebrò i funerali degli africani morti in mare in quel momento e proclamò il lutto cittadino – conclude -. Da quando Sarah è viva, però, tutto passa nella più totale indifferenza e non interessa a nessuno. A nessuno interessano gli obiettivi che lei vuole raggiungere, continuare gli studi, andare all’università e laurearsi, restare con la madre e i fratelli dove è nata”.

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29 aprile 2024, 04:59

 
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