Busto, il PUMS è irrecuperabile? La maggior parte dei dubbi sull’idea di riscriverlo – .

Busto, il PUMS è irrecuperabile? La maggior parte dei dubbi sull’idea di riscriverlo – .
Busto, il PUMS è irrecuperabile? La maggior parte dei dubbi sull’idea di riscriverlo – .

BUSTO ARSIZIO – La prima riunione del gruppo di lavoro interno di maggioranza sul PUMS rischia già di essere l’ultimo. Le forze politiche hanno confermato tutti i loro dubbi riguardo all’idea di rilanciare il bozza del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile presentato dal commissario di gara Salvatore Loschiavo. E sono arrivati più no che sì, in sostanza, anche sulla fattibilità di una revisione del Piano, respinta in blocco dai partiti e dalla maggioranza dei consiglieri di centrodestra di Bustoco. La riunione si è conclusa con un rinvio: i gruppi consiliari si sono concessi ancora qualche giorno di riflessione per capire se proseguire la missione del gruppo di lavoro per riscrivere il Piano o se porre fine al PUMS.

PUMS sul raccordo?

Insomma, il PUMS sembra essere finito in un vicolo cieco. E la piccola “commissione” tra i gruppi di maggioranza potrebbe aver finito i suoi lavori prima ancora di iniziare. Lega e Fratelli d’Italia sono i più determinati: mettono in discussione i principi fondanti del Piano – ZTL ampliata, piste ciclabili e 30 zone – e ha ribadito che voterebbero contro se venisse messa in discussione. Così come Forza Italia, che però sembra più probabile sull’ipotesi di una riscrittura del PUMS, mentre la Lista Antonelli è infatti suddivisa in varie posizioni. Una parte difende l’operato e le politiche dell’assessore Loschiavo e una parte chiede una netta inversione di tendenza del Piano, da riscrivere su nuove basi. C’è anche chi lo ha chiesto approvare un PUMS svuotato di ogni criticità solo per poter accedere alle gare riunioni ministeriali sulla mobilità che richiedono la presenza di un piano di mobilità sostenibile.

Pausa di riflessione

E cosa succede adesso? Il gruppo di lavoro si è concesso qualche giorno per riflettere e far sapere all’assessore se c’è l’intenzione di riaprire il “cantiere” del PUMS. o se non c’è margine per rivedere la bozza del Piano. Sul tavolo c’è anche la questione dei costi: il compito di redigere il PUMS è stato assegnato al pool di società specializzate formato da TTA, Traffic Labs e CRAS venduto per 93 mila euro (su un capitolo di bilancio dedicato al PUMS di 149mila euro). Esiste il rischio reale che, senza che venga fatto nulla, questi soldi vadano in fumo. Ed è proprio per questo che, forse, un ultimo tentativo verrà fatto all’ultimo minuto per salvare ciò che può essere salvato.

busto arsizio pums maggioranza – MALPENSA24
 
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