Taranto, la beffa prima degli spareggi. Playoff? Attenzione alla serenità di Torres e dei singoli catanesi – .

Taranto, la beffa prima degli spareggi. Playoff? Attenzione alla serenità di Torres e dei singoli catanesi – .
Taranto, la beffa prima degli spareggi. Playoff? Attenzione alla serenità di Torres e dei singoli catanesi – .

L’editoriale di oggi che si apre con la notizia più importante della giornata: il Consiglio di Garanzia del CONI ha respinto il ricorso presentato dal Taranto che, come noto, chiedeva la restituzione dei 4 punti di penalità che, di fatto, non consentiranno ai rossoblu giocare i playoff come seconda in classifica. Ovviamente nulla cancella quanto fatto in campo da una squadra costruita con un budget decisamente inferiore rispetto alle dirette concorrenti e indicata da molti addetti ai lavori come la vera rivelazione della Lega Pro. Conoscendo il carattere, il carisma e la personalità di Ezio Capuano, siamo certi che saprà da subito trasformare la delusione per quanto accaduto in cattiveria agonistica, elemento imprescindibile in una post season che si preannuncia incandescente e con tante squadre che potrebbero aspirare salire di categoria. Taranto compresa, ovviamente. L’avversario sarà il Latina, con il fattore Iacovone da sfruttare al meglio e un’organizzazione difensiva importante che potrebbe essere il vero valore aggiunto. È però un peccato che, ancora una volta, tribunali e fattori esterni debbano ribaltare quanto stabilito dal rettangolo verde. Colui che dovrebbe essere il giudice supremo, unico e insindacabile. Sempre nel girone C, una menzione particolare merita anche Monterosi. I giocatori della Lazio, dopo due super anni con Leonardo Menichini in panchina, sono ripartiti con un gruppo di giovani e con un allenatore emergente come Romondini. Quando le cose non sono andate per il verso giusto, ha fatto bene la proprietà a rivoluzionare l’organico individuando una serie di elementi che almeno garantissero la partecipazione ai playout. Un applauso al direttore sportivo Antonazzo. L’ex Virtus Francavilla, fortemente voluto dall’amministratore Antonio Aliano nel ruolo di uomo della società, ha dato una mano come collaboratore esterno. Giocatori del calibro di Eusepi, Gori, Scarsella e Crivello sono arrivati ​​uno dopo l’altro, senza dimenticare che mister Scazzola ha raccolto 22 punti in 14 partite, viaggiando su una media di campionato medio-alta. Considerando che Monterosi non può contare su un gran numero di tifosi e che sono andati via tesserati che erano titolari fissi, possiamo affermare senza tema di smentita che la salvezza costituirebbe un vero miracolo calcistico. Facendo un quadro generale dei play-off promozione, l’elenco dei favoriti è ormai noto. Il Vicenza, con Vecchi in panchina, ha vinto tante partite, raccogliendo 45 punti. In termini di pubblico, organico e reputazione è il principale indiziato al pari dell’Avellino, ormai certo del secondo posto e con tanta gente abituata a esibirsi su palchi più alti. Nella griglia dei top club ci sono anche Benevento e Catania. Non fatevi ingannare dal secondo tempo horror della squadra etnea: nelle partite secca, gente come Chiricò, Di Carmine, Cicerelli, Castellini, Sturaro, Ndoj, Zammarini e Costantino possono essere devastanti, insieme ad una delle curve più calde in un’Italia pronta a mettere da parte i recenti e comprensibili malumori per coltivare quel sogno che inizia con la seconda lettera dell’alfabeto. Siamo molto curiosi di vedere Torres in azione. Il “prima o poi crolla” è stato un tormentone ricorrente nei mesi precedenti, eppure la squadra sarda è stata l’unica a tenere testa alla corazzata Cesena, fermandola al pareggio sia all’andata che al ritorno. Naturalmente l’inesperienza è un fattore da tenere in considerazione. Rispetto ad altri big, però, ci sarà la possibilità di scendere in campo con la mente libera, senza pressioni e con la consapevolezza che, comunque vada, è stato un successo. A Triestina, Perugia, Crotone e Pescara il compito di competere sul serio e non solo per l’onore della firma; si tratta di nobili decaduti del calcio italiano che hanno vissuto un 2024 difficile, costellato di espulsioni e di una serie di sconfitte che ne hanno ridimensionato le ambizioni. E poi ci sono le potenziali sorprese. La Carrarese di Calabro è un bello spettacolo e vince sempre in casa, il Picerno non si può più definire una semplice rivelazione, la Casertana ha un trio offensivo di tutto rispetto. E poi tante realtà del Gruppo A solo potenzialmente “piccole”, ma che sognano di seguire le orme di Lecco, FeralpiSalò e Sudtirol. In ogni caso, buona fortuna a tutti. A chi ha già ottenuto il pass per la Serie B. A chi è retrocesso e si spera possa ritornare al più presto tra i professionisti. A chi vuole raggiungere la cadetteria dalla porta secondaria e a chi vuole scacciare a tutti i costi il ​​fantasma del dilettantismo. Come sempre, qualcuno festeggerà e altri vivranno un dramma sportivo. Siamo certi che sarà uno sport straordinario per il calcio, per quella Lega Pro troppe volte bistrattata ma che è una fucina di talenti e una categoria che rappresenta territori meravigliosi.

 
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