«Pronto a rilevare il club, soldi già dal notaio. Spiegherò il mio progetto a imprenditori e appassionati” Il Tirreno – .

«Pronto a rilevare il club, soldi già dal notaio. Spiegherò il mio progetto a imprenditori e appassionati” Il Tirreno – .
«Pronto a rilevare il club, soldi già dal notaio. Spiegherò il mio progetto a imprenditori e appassionati” Il Tirreno – .

Andrea Locatelli è il nuovo nome del Livorno. Chi segue il calcio, e non solo, ha avuto modo di leggere Tirreno la notizia che l’imprenditore livornese vuole prendere in mano la società attualmente nelle mani del presidente Uscita. Di seguito l’intervista a Locatelli, che spiega progetti e prospettive, svelando dettagli sulla trattativa in corso.

Locatelli, vuoi comprare il Livorno?

“Non aspettare. Ho un progetto per Livorno ma non sono il “maestro”. Vi dirò di più: questo progetto è quanto di più lontano possa esistere dal concetto di “maestro””.

Andiamo con ordine. Si conferma quindi che c’è una trattativa.

«Confermo che c’è la volontà di rilevare l’US Livorno, assolutamente sì».

Hai già parlato con Esciua?

«Ho cercato di mantenere riservata il più possibile la notizia del nostro interesse, stiamo infatti lavorando al progetto già da un po’. Quando ho capito che la notizia stava per uscire, cioè nel pomeriggio di giovedì 2 maggio, ho subito contattato il presidente Esciua per informarlo completamente prima che la notizia diventasse di pubblico dominio. Ho provato in diversi modi ma finora non ho avuto risposte. Ma non è un problema, sono sicuro che ne parleremo presto”.

Hai un’offerta pronta? Ci sono già soldi sul tavolo?

“Non sono uno che fa trattative senza avere i soldi pronti”.

Quanto?

«Una somma importante e adeguata per l’acquisto del Livorno».

L’anno scorso il Livorno venne pagato 600mila euro dall’Esciua. Sarà un importo simile?

«I numeri si dicono al tavolo delle trattative, non sui giornali. Tuttavia, il denaro dell’offerta è già depositato presso un notaio e disponibile. Ripeto, questo è il mio modo di rapportarmi”.

Ma cosa succede se Esciua non vuole arrendersi?

“Speriamo che lo faccia.”

Puoi raccontarci qualcosa del tuo progetto?

«È un progetto studiato nei minimi dettagli, perfetto per una piazza come Livorno. Solido e ambizioso.”

Perché solido? Cosa ti rende così sicuro?

«Te l’ho detto, quando inizio una trattativa voglio avere le spalle solide. Ho con me un gruppo di imprenditori che sono rimasti affascinati dal progetto e che mi hanno dato subito il loro sostegno. Non a parole, né in “discorsi” come diciamo noi livornesi. Ma con i fatti. Depositando il denaro”.

Imprenditori livornesi?

«Anche, ma non solo».

Ma non è questa una questione di proprietà popolare?

«No, l’azionariato popolare è troppo complicato, secondo me ha basi fragili. Servono prima basi solide e poi la partecipazione delle persone”.

Ti riferisci al modello calcistico tedesco?

«Diciamo che il modello misto che comprende imprenditori e tifosi è assolutamente vincente. In Germania ci sono stadi pieni ovunque, si è creato un senso di appartenenza alla propria squadra che è impressionante. Guarda cosa succede anche nelle categorie più basse. Questa è l’ancora di salvezza del calcio. Sono nato a Livorno, ho vissuto di calcio e sai di cosa mi sono stufato? ».

Riguardo a cosa?

«Di titolari che arrivano, comandano, guardano i tifosi da cima a fondo. Il calcio ormai è diventato una speculazione, l’amore per la maglia non c’è più. Gli ultimi grandi mecenati furono Sensi, Moratti, Berlusconi ma anche loro dovettero andarsene perché i costi erano insostenibili. Adesso nascono i “fondi”, cioè movimenti speculativi il cui unico obiettivo è il profitto. E se non ci sono profitti ti faranno fallire”.

E cosa intende fare?

«Faremo una grande iniziativa pubblica, a Livorno, poco dopo la metà del mese, per spiegare a tutti il ​​progetto. Vi dico in anteprima che chi ha sempre amato Livorno è già con me. Dalla mia parte”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV L’Arci Massa-Carrara invita i propri club a non collaborare con la Fondazione Marmo – .
NEXT Nuovo ciclo di visite alle Gallerie sotterranee di San Giovanni per immergersi nella storia di Catanzaro – .