«HO SOGNATO QUESTA MAGLIA, È LA VITTORIA PIÙ IMPORTANTE DELLA MIA CARRIERA» – .

Il grande favorito della giornata, Tadej Pogacar, è stato sorprendentemente battuto Jonathan Narvaez, che vincendo la prima tappa del Giro d’Italia si aggiudicò anche la maglia rosa, diventando il secondo ecuadoriano nella storia della corsa a indossare le insegne di leader, dopo Richard Carapaz. C’è tanta emozione per l’alfiere dell’Ineos Grenadiers, che pensò subito alla sua famiglia a casa e a tutti i suoi amici che lo seguono in questo momento e anche alla sua squadra, che è stata perfetta e lo ha aiutato a raggiungere questa impresa.

«Non è stata proprio una vittoria a sorpresa – ha detto Narvaez – Noi e la squadra avevamo già visto da tempo che questa tappa era adatta ad un pilota come me. Battere il miglior corridore del mondo è qualcosa di incredibile: questa è la mia seconda vittoria di tappa al Giro d’Italia, ma questa è sicuramente più bella e importante della prima. Ho lavorato duro per essere qui e seguire il miglior corridore del mondo in salita è stato molto difficile. Ecco perché è davvero una bella vittoria. Mi bruciano ancora le gambe in questo momento, ma ho vinto.

Il finale è stato davvero avvincente, perché grazie all’opera della UAE Emirates, tutti i fuggitivi sono stati catturati e in vetta sono rimasti solo tre corridori: Pogacar che è arrivato primo in vetta, con Narvaez e Schachmann, che hanno concluso in seconda posizione davanti a lo sloveno.

«Penso che Pogacar sia partito troppo lontano nello sprint. Uno sprint di duecento metri dopo una tappa così dura è probabilmente troppo lungo. Avrei preferito fare uno sprint breve, ma ho vinto e questo conta”.

Domani riflettori tutti puntati su Jhonatan Narvaez, che scatterà da San Francesco al Campo con la maglia rosa di leader della classifica generale.

«Indossare questa maglia per me è davvero qualcosa di speciale. Lo avevo sognato ma riuscire ad averlo è davvero incredibile. Proprio ieri ne ho parlato con uno dei nostri direttori sportivi, perché non ci sono molte possibilità di conquistare la maglia di leader il primo giorno di un grande giro per un corridore con le mie caratteristiche. Sapevamo che nel programma poteva esserci anche uno sprint di gruppo, ma oggi per me è stata una buona occasione”.

Nel 2020 nella tappa numero 12 disputata sulle strade di Cesenatico di Pantani, Narvaez aveva vinto la sua prima tappa della corsa rosa. Cresciuto sotto la guida di Axel Merckx presso Hagens Berman Axeonoggi, indossando la maglia di campione nazionale, Jhonatan Narvaez ha ottenuto la vittoria più importante della sua carriera e, così, tutti i sacrifici fatti sono stati ripagati.

«Il ciclismo è uno sport molto difficile, dove però non sempre le cose vanno bene Arrivano momenti in cui tutti i sacrifici vengono ripagati ed è questo che conta. Penso anche alla mia famiglia e ai miei amici che mi guardano e che sono felici per me per tutti i sacrifici che ho fatto per arrivare qui”.

 
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