Brindisi, morto operaio 46enne bloccato nel nastro trasportatore di uno zuccherificio – .

Brindisi, morto operaio 46enne bloccato nel nastro trasportatore di uno zuccherificio – .
Brindisi, morto operaio 46enne bloccato nel nastro trasportatore di uno zuccherificio – .

Resta bloccato nel nastro trasportatore dello zuccherificio dove lavorava: muore un operaio a Brindisi, si apre un’inchiesta


Brindisi – Nuovo infortunio mortale sul lavoro. Un operaio di 46 anni, Vincenzo Valente di Latiano, in provincia di Brindisi, è morto la notte scorsa mentre stava effettuando lavori di manutenzione sul nastro trasportatore dello zuccherificio situato nella zona industriale della città pugliese.
Il lavoratore deceduto apparteneva ad una ditta esterna. Era impegnato sul nastro trasportatore che porta lo zucchero direttamente dal porto della città pugliese allo stabilimento. L’incidente, in cui l’operaio ha subito l’amputazione di un arto, è avvenuto dopo la mezzanotte, ma la dinamica non è ancora chiara e sono al vaglio delle forze dell’ordine.

Valente sarebbe intervenuto insieme ad un collega per effettuare operazioni sul nastro trasportatore che trasferisce lo zucchero dal porto allo stabilimento. Molto probabilmente, visto che aveva piovuto, questi sarebbero stati interventi utili per evitare che l’imballo contenente il prodotto scivolasse. Queste sono attività ordinarie in queste circostanze. Il braccio della vittima sarebbe rimasto incastrato nell’ingranaggio, che evidentemente era in funzione, provocando una forte emorragia ed un’emorragia risultata fatale. L’uomo è morto, probabilmente per un’emorragia, poco dopo l’arrivo dei soccorritori del 118. La Procura di Brindisi, che ha aperto un’indagine, ha sequestrato il nastro trasportatore.

Intanto è stata trasferita all’ospedale Perrino di Brindisi la salma di Vincenzo Valente, l’operaio 46enne morto nella notte nello zuccherificio della città. L’incidente sul lavoro è avvenuto sul nastro trasportatore 6, sul quale l’uomo, dipendente di una ditta esterna, stava effettuando lavori di manutenzione. Sull’episodio indaga la polizia, coordinata dal pubblico ministero Raffaele Casto. Gli esperti Spesal, invece, hanno il compito di verificare il rispetto delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Sono stati rilasciati i sigilli sul pezzo di nastro adesivo su cui è avvenuto l’incidente, a circa 10 metri sul livello del mare, in attesa che venga fatta piena luce su quanto accaduto.
In data 11 febbraio 2015 anche il padre dell’operaio, Cosimo Valente, allora 65enne, è rimasto vittima di un infortunio mortale sul lavoro; ha perso la vita dopo un volo di diversi metri, cadendo da un albero che stava potando nelle campagne tra San Michele Salentino e Latiano.

“Profonda vicinanza dell’intera comunità latiese ai familiari del concittadino Vincenzo Valente che, purtroppo, da alcune ore è l’ennesima vittima sul posto di lavoro. Nel giorno dei funerali proclamerò il lutto cittadino, secondo le modalità che saranno comunicate, in segno di profondo rispetto e di sentita partecipazione al dolore dei familiari e dei conoscenti della vittima. Adesso è il momento della riflessione e del silenzio ma non posso fare a meno di denunciare l’urgenza di porre fine al dramma delle morti sul lavoro che provoca ogni anno oltre mille vittime e oltre 500mila incidenti”. Così sulla sua pagina Facebook il sindaco di Latiano, in provincia di Brindisi, Mino Maiorano, dopo la morte dell’operaio 46enne nello zuccherificio del capoluogo.
“Bisogna lavorare per vivere, non per morire”, aggiunge. “Un grande abbraccio caro Vincenzo da parte di tutti i tuoi concittadini”.

 
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