Antonio Segni e gli avvocati pubblici – .

Sassari. Una fonte storica di grande valore che entra a pieno titolo nel dibattito ancora oggi troppo frammentato, che non ha prodotto una classificazione “definitiva” del Capo dello Stato. “Antonio Segni e gli esperti di diritto pubblico. Corrispondenza sui poteri del Presidente della Repubblica” è il nuovo volume pubblicato con il contributo della Fondazione Antonio Segni, curato e con un saggio introduttivo del professor Salvatore Mura, docente di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Sassari . Il libro, edito da FrancoAngeli editore, raccoglie una serie di lettere che Antonio Segni e tredici autorevoli studiosi di diritto, in particolare di diritto pubblico, si scambiarono nel corso del 1956 (Segni fu presidente del Consiglio dal 6 luglio 1955) e poi dal 1962 al 1964 (gli anni del il suo mandato presidenziale) su una questione specifica, i poteri e i limiti del Presidente della Repubblica. Il libro sarà presentato mercoledì 8 maggio nell’Aula Magna dell’Università di Sassari nel corso di un incontro moderato dal costituzionalista Omar Chessa, docente di Diritto costituzionale all’Università di Sassari, al quale parteciperanno Riccardo Brizzi, docente di Storia contemporanea e direttore della Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, Alessandro Giacone, docente di Storia delle istituzioni politiche presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna, e Giovanni Tarli Barbieri, docente di Diritto costituzionale presso l’Università di Firenze.

Salvatore Mura

«Dietro le lettere che Antonio Segni scriveva in quegli anni ad autorevoli giuristi, come Gaspare Ambrosini, Paolo Biscaretti di Ruffia, Giorgio Bo, Giuseppe Chiarelli, Vezio Crisafulli, Leopoldo Elia, Carlo Esposito, Giuseppe Guarino, Giuseppe Maranini, Aldo Moro, Costantino Mortati, Meuccio Ruini e Aldo Sandulli – spiega l’autore del volume Salvatore Mura – si stava in realtà giocando una partita politica: la definizione dell’effettivo ruolo del Presidente della Repubblica rispetto all’attività di governo e alla determinazione dell’indirizzo politico del paese . Pur essendo un giurista di formazione con alle spalle una significativa esperienza di governo – prosegue – Segni ha sentito il bisogno di confrontarsi con alcuni dei massimi esponenti dell’élite giuridico-costituzionale italiana. Alla base del confronto, da un lato la volontà di comprendere meglio la massima carica della Repubblica e dall’altro la necessità di trovare un supporto teorico-giuridico che garantisse una sorta di copertura alle sue scelte”.

L’incontro, i cui lavori inizieranno alle 17.30, sarà aperto dai saluti del rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, del direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Michele Comenale Pinto, e del coordinatore del Dottorato in Giurisprudenza Scienze, Giuliana Giuseppina Carboni.

Considerata l’importanza delle tematiche affrontate, a tutti gli studenti del Dipartimento di Giurisprudenza che parteciperanno sarà riconosciuto un credito formativo.

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