“Nocciolo” fu medico, imprenditore e decano dei goliardi Il Tirreno – .

“Nocciolo” fu medico, imprenditore e decano dei goliardi Il Tirreno – .
“Nocciolo” fu medico, imprenditore e decano dei goliardi Il Tirreno – .

PISA. Un pezzo di storia pisana, legato alla goliardia, non c’è più. È morto Bruno Bardiche avrebbe compiuto 101 anni nel giugno del 2024. Imprenditore di successo nel campo dei medicinali veterinari e delle corse dei cavalli, Bardi è stato protagonista indiscusso della scena goliardica, conosciuto con il nome di battaglia di “Nocciolo”, e autore delle musiche di scena per le operette studentesche.

Cavalli

Il dottor Bardi nacque il 29 giugno 1923 in via Serafini, accanto alla Sapienza, nel cuore della Pisa vecchia, in una dependance sul retro del Palazzo alla Giorno. Laureato in Medicina Veterinaria nel 1948, aveva fondato a Pisa, in via Santa Maria, un’azienda di distribuzione di medicinali e accessori per animali, ancora oggi pienamente operativa. E un’altra grande passione, quella per i cavalli, lo aveva portato ad essere proprietario di puledri e stalloni da corsa di fama mondiale, ospitati nella sua tenuta “I Mandorli” vicino a Peccioli.

L’arte

Bardi divise la sua vita tra il lavoro e la sua instancabile vena artistica: dal 1945 “Nocciolo” compose e diresse le musiche di scena per le operette studentesche presentate al Teatro Verdi e in tutta Italia. «Erano i tempi gloriosi del Festival delle Matricole, con Radio Palle di Ponte, il Numero Unico, il Lungarno gremito di folla che applaudiva gli studenti in festa – amici e goliardi ricordano i compagni di teatro – Pisa, ferita dalla guerra, voleva risorgere , e la Goliardità ha saputo darle una mano. In questo contesto, il Dottor Bardi riuscì giovanissimo a guadagnarsi il titolo onorifico di “er Puccini della Goliardia”, attribuitogli dal compianto Guido Gelli: da “Nerone” a “Francesca da Rimini”, da “Otello” a “Pia de’ Tolomei”, la sua forte bacchetta ha saputo interpretare quel particolare stato d’animo chiamato “giovinezza” e che ha reso famose molte delle sue applauditissime melodie.” Nel giugno del 2023 aveva compiuto 100 anni, ma il tempo non aveva intaccato i tratti caratteristici della sua personalità: la sua impeccabile eleganza, l’eleganza e la generosità innate, quel sorriso brillante e amichevole e quella battuta toscana sempre pronta a colpire l’incredulo interlocutore.

Ricordi

«Sembra davvero impossibile – concludono gli amici – dover dire addio a un personaggio così pieno di energia, capace di attraversare un secolo per commentare con aria sorniona: “Che cosa saranno cent’anni?”. L’avvocato ricorda anche Bruno Bardi Lorenzo Gremigni, presidente di Crocchio Goliardi Spensierato. «Ci ​​lascia una persona esuberante e gioiosa – ricorda Gremigni – nonostante l’età era il più giovane di tutti noi. Con quello spirito e quella voglia di fare nonostante le cento primavere. Lo avevo conosciuto quando ero ancora studente universitario e la comune passione per il nostro sodalizio ci aveva unito. Era il decano dei goliardi pisani e con lui si chiude davvero un’epoca”.

Due anni fa Fabio Vasarelli, autore della rubrica “Leg(g)ende pisane” sul Mar Tirreno, gli dedicò un bellissimo articolo, ricco di aneddoti. «Quando anni fa l’Alap (Associazione Laureati Pisani) gli chiese di presentare un curriculum per il sessantesimo anniversario della laurea, citò come titolo onorifico particolare l’essere arrivato terzo in un torneo di bocce a Soianella» scrive Vasarelli, che ricorda anche quella volta che «per suggellare il passaggio di testimone dalla vecchia alla nuova generazione del teatro goliardo, organizzò un sontuoso pranzo nella sua tenuta di Peccioli (una quindicina di anni fa), ma pretese che i giovani fossero serviti come antipasti ai “vecchi” bulani (di grado inferiore), sulle tavole e ripieni di verdure, poiché dovevano ancora guadagnarsi il titolo di crocchisti».

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