Milena Santirocco ritrovata viva a Castel Volturno. Ma la fuga del maestro di ballo di Lanciano resta un mistero – .

Milena Santirocco ritrovata viva a Castel Volturno. Ma la fuga del maestro di ballo di Lanciano resta un mistero – .
Milena Santirocco ritrovata viva a Castel Volturno. Ma la fuga del maestro di ballo di Lanciano resta un mistero – .

“È viva, è viva.” L’urlo strozzato dei due bambini e della sorella di Milena Santiroccoil 54enne abruzzese Lanciano (Chieti) scomparso da sei giorni da Torino di Sangro. Un urlo di rabbia dopo aver ripetuto, ostinatamente, per giorni, che “non poteva trattarsi di una partenza volontaria”. Poi la famiglia è rimasta in silenzio: non è una tragedia, ma la fuga resta un mistero. Perché se n’è andata? Con chi? Dov’è stata in questi sei giorni? Milena è stata ritrovata ieri sera. Si trovava a Castel Volturno nel casertano da dove, secondo la prima ricostruzione, sarebbe entrata nel bar “Due Punto Zero”, in via Domiziano presso il municipio della cittadina campana, e chiese un telefono per chiamare. Era in uno stato di evidente agitazione. È stata riconosciuta dai gestori come l’insegnante di danza scomparsa a Lanciano e sono stati chiamati i soccorsi. Poco dopo sono arrivati ​​i carabinieri che stavano seguendo il caso con la sua Squadra Mobile. La donna è stata subito sottoposta agli accertamenti sanitari.

LIETO FINE

Il lieto fine, a sorpresa, mentre già circolavano ipotesi pessimistiche, è arrivato dopo sei giorni di ricerche. Gode ​​di buona salute e si trova in questura dopo aver contattato la famiglia. L’insegnante di danza e fitness era scomparsa domenica scorsa. A nulla sono valse le massicce ricerche e perquisizioni da parte di vigili del fuoco, Protezione civile, sommozzatori e Guardia costiera che ieri pattugliavano il mare Adriatico fino a Termoli con droni ed elicotteri. Proprio ieri la base operativa era stata spostata una decina di chilometri a sud, a Casalbordino Lido, dal lungomare di Torino di Sangro, dove lunedì pomeriggio è stata ritrovata la Renault Clio di Milena, che era aperta e aveva anche una ruota forata con un chiodo. Ieri a Casalbordino è arrivata anche Alessia Natali, dirigente abruzzese di “Penelope”, l’associazione che si occupa di persone scomparse, accompagnata dall’avvocato Antonio Cozza, del Tribunale di Perugia. Anche i figli Manuel e Denis avevano distribuito lungo tutta la costa il volantino SOS di Penelope, con i dati e le foto della madre.

Natali ha chiarito: «Massima allerta a Vasto e dintorni e faccio presente che la giacca rossa indossata da Milena non è da prendere in considerazione. È vestita in modo sportivo. Con l’avvocato Cozza abbiamo ripercorso a piedi anche un tratto di costa, un ipotetico percorso che Milena avrebbe potuto percorrere, partendo dal parcheggio di Torino di Sangro per capire cosa fosse successo. Ho ricevuto le prime due segnalazioni da Vasto e da altro luogo, ma la loro attendibilità è da verificare. Non è noto se Milena indossasse una giacca rossa. La ricerca si è estesa al Sud anche perché le correnti marine non sono ben definite e, quindi, il bacino di ricerca è stato ampliato”. La polizia di Lanciano ieri aveva ascoltato anche alcuni amici e conoscenti di Milena, ma non erano emersi indizi su quanto accaduto, anche se la Procura aveva aperto un fascicolo per sequestro di persona. Numerosi erano stati negli ultimi giorni gli appelli da parte della sua famiglia: il profilo Facebook della donna era stato stranamente cancellato e il suo cellulare spento. La sua auto era stata ritrovata a Torino di Sangro con una gomma a terra, anzi con un chiodo nel pneumatico.

LE RICERCHE

Ho cercato il mare, le spiagge, la pista ciclopedonale “Via Verde” e la Lecceta di Torino di Sangro, dove Milena si recava spesso a fare attività fisica e dove domenica scorsa, alle 18.37, è avvenuto l’ultimo collegamento con la cella telefonica: quella che ci aveva consigliato di perlustrare il tratto di mare della costa dei Trabocchi. Ha mandato su Whatsapp alle 15.3 di domenica le ultime foto scattate con il cellulare mentre era al mare.

L’ESORCISTA

Alla circostanza non era stato dato rilievo investigativo fino a ottobre Milena si era rivolta a un parroco per chiedere una benedizione per il suo lavoro. Era preoccupata per la sua palestra “Paso Melodia” dove aveva trovato negli angoli oggetti ritenuti “malvagi”. Si era rivolta a padre Pius Chittilappilly, religioso indiano della parrocchia di San Pietro ed esorcista della diocesi di Lanciano-Ortona. «È venuta con un’amica e collaboratrice per chiedere una benedizione – ha raccontato – era spaventata dagli oggetti ritrovati. È tornata giorni dopo per chiedere nuovamente la benedizione per la palestra, ma era calma e serena, una bellissima persona”.

Solo benedizione e nessun esorcismo, dunque, è emersa dai controlli della polizia che ha ritenuto l’episodio troppo datato per essere collegato alla scomparsa di Milena. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero della Procura di Vasto, Silvia Di Nunzio, erano in attesa della valutazione scientifica dell’auto per capire se qualcuno avesse lasciato tracce.
“Ora è necessario – ha spiegato Natalica – che Milena effettui degli accertamenti medici e poi bisognerà capire cosa le è successo”. Ecco: cosa è successo?

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Il Messaggero

 
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