“Non chiamatela Modena quella macchina” – .

“Non chiamatela Modena quella macchina” – .
“Non chiamatela Modena quella macchina” – .

Modena, 5 maggio 2024 – L’allarme è arrivata dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelliun appello che è stato accolto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Lo ha riferito il sindaco caso dell’auto cinesecompletamente costruito nel paese del drago, di cui l’azienda produttrice, la XiaomiSta andando a chiamare “Modena”approfittando di un suggerimento da casa nostra far passare l’auto per italiana.

Ursus ha chiamato personalmente Muzzarelli garantendogli il massimo supporto“anche sulla base – si legge in una nota del ministero – della normativa vigente (art. 4, co. 49bis, della legge 350 del 2003) per contrastare le false indicazioni, ovvero l’uso di simboli o denominazioni italiane nei prodotti realizzati in altri paesi. Urso ha anche illustrato quanto introdotto dal nuovo regolamento europeo sulle indicazioni geografiche dei prodotti artigianali e industriali, che può consentire una maggiore tutela dei prodotti produzioni legate al modello Motor Valley, “orgoglio delle auto Made in Italy”. Per questo gli uffici del ministero hanno già effettuato una prima ricognizione su oltre duecento località italiane tipiche della loro produzione, che possono pretendere il riconoscimento di “indicazione geografica” previsto dalla nuova normativa a tutela dei consumatori e dei produttori comunitari. .

Muzzarelli ha ringraziato il ministrospiegando che “il Comune continuerà a vigilare sulla tutela dei diritti del territorio”, sollecitando anche l’attenzione del governo nei confronti della Maserati, alle prese con una crisi che ha più volte messo a rischio l’occupazione.

Il caso dei cinesi che utilizzano la suggestione del marchio modenese per una loro vettura, evocando i grandi marchi della Motor Valley, da Ferrari al Maseratinon è altro che l’ennesimo capitolo dell’uso smodato dell’“italian sounding”, vale a dire il tentativo di spacciare per italiano un prodotto che in realtà non lo è, approfittando della reputazione costruita negli anni, che soprattutto riguarda il settore alimentare, ma non solo.

Per quanto lo riguarda Alimenti ci sono molti esempi, che vanno da Parmigiano in Brasile aFormaggio Asiago che si trova sugli scaffali americani, così come il Vino ChianticellaIL Grana Parrano o il Prosciutto di San Daniele, tutti prodotti che hanno un nome italiano e niente più. Un fenomeno che, oltre a ingannare i consumatori, soprattutto gli amanti del cibo italiano, danneggia la nostra economia, costituendo una forma di concorrenza sleale nei confronti dei marchi dell’autentico Made in Italy.

 
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