la storia di Maura Tombelli e dell’asteroide che prende il nome della città gigliata – .

la storia di Maura Tombelli e dell’asteroide che prende il nome della città gigliata – .
la storia di Maura Tombelli e dell’asteroide che prende il nome della città gigliata – .

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Ci sono milioni di asteroidi nello spazio. Alcuni conosciuti e registrati, altri no. Tra quelle che gli esseri umani conoscono, ce n’è una che porta il nome di Firenze. A scoprirlo nel 2001 è stata Maura Tombelli, fiorentina originaria di Montelupo, famosa per essere l’astronoma non professionista al mondo per numero di asteroidi scoperti.

Qualche giorno fa Maura è stata ospite del sindaco Dario Nardella, che ha voluto conoscere i dettagli dell’asteroide che prende il nome dalla città gigliata. “Quando un asteroide viene scoperto gli diamo un codice temporaneo, in modo che il centro mondiale di raccolta dati possa dirci se è nuovo oppure no. È un codice composto dalle iniziali degli scopritori e da un numero. Dopodiché bisogna seguirla per una ventina di giorni e bisogna osservare alcune regole. Solo così il nome potrà essere proposto. Ho scoperto Firenze a San Marcello Pistoiese con un telescopio da 40 cm di diametro, mentre stavo facendo una semplice ricerca di asteroidi. Ha una dimensione compresa tra 4 e 7 km di diametro. Ho deciso di chiamarlo così perché amo la nostra città, anche se sono di Montelupo Fiorentino”.

Un motivo di orgoglio per Firenze, visto che solo circa 26.000 asteroidi hanno un nome rispetto al milione e ottocentomila conosciuti. Maura nella sua vita ha lavorato come banchiere, poi, all’età di 36 anni, si è appassionata al mondo dell’astronomia. Da quel momento in poi ha scoperto 199 asteroidi, ricerca che l’ha portata ad essere la numero uno tra i non professionisti al mondo. “Per me conoscere il cielo e confrontarmi con gli astronomi professionisti è meglio di un diamante – spiega Maura -. L’ho sempre fatto e lo faccio ancora per hobby. Dico sempre che ho la fortuna di dormire poco. Studiavo la sera dopo il lavoro e guardavo il cielo con il mio telescopio. Posso dire di essere diventato un punto di riferimento per gli astronomi italiani e non solo”.

Tra le tante scoperte, a Maura si deve quella di aver individuato il primo asteroide forse pericoloso per l’Italia e per la Terra, individuato nel 1994. Un’attività alla quale si dedica ancora oggi, molto importante anche per le comunità straniere. “Molte volte ci hanno chiamato chiedendo di analizzare gli oggetti nel cielo. Lavoriamo per sapere quando un asteroide può colpire il nostro pianeta, per poter intervenire nella sua orbita. Attualmente ce ne sono 12.000 potenzialmente pericolosi. Uno passerà molto vicino alla Terra il 13 aprile 2029, ed è stato scoperto proprio a Montelupo”.

Insomma, passione e determinazione hanno portato Maura ad essere conosciuta come un’instancabile “cacciatrice” di asteroidi. “Per molti può sembrare faticoso, ma a me piace. E mi piace anche trasmettere la passione che ho alle persone più giovani di me. Un po’ come ha fatto con me Beppe Forti: è grazie a lui che oggi sono riuscito a fare tutte le mie scoperte”.

 
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