Finta infermiera catturata dai Nas in provincia di Cuneo, ora sotto processo le sue ‘cure’
In provincia di Cuneo una donna di 33 anni, originaria di Bra, è stata denunciata per aver esercitato come infermiera senza possedere i requisiti necessari. L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Tutela Salute di Alessandria, ha messo in luce un’intricata rete di abusi professionali e falsificazioni.
La donna, il cui nome non è stato reso pubblico, avrebbe presentato false autocertificazioni, sostenendo di possedere le credenziali richieste per svolgere il ruolo di infermiera. Tuttavia, incrociando i dati con l’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) e le università locali, è emerso che non solo non era iscritta all’albo professionale, ma aveva abbandonato gli studi di infermieristica.
Nonostante ciò, tra aprile 2019 e ottobre 2022, la donna ha esercitato la professione in diverse strutture sanitarie e case di riposo della provincia, tra cui Revello, Cavallermaggiore e Piasco. Ora dovrai rispondere del tuo operato davanti al Tribunale di Cuneo.
Le accuse mosse contro di lui sono gravi: abuso di professione e falsificazione. Secondo le autorità competenti, la donna avrebbe falsamente certificato di essere in possesso di una laurea e di essere iscritta all’OPI. Questo comportamento non solo ha messo a repentaglio la salute e la sicurezza dei pazienti affidati alle sue cure, ma ha anche minato la fiducia nel sistema sanitario.
La prima udienza è fissata per il 14 maggio, e la donna sarà difesa dall’avvocato Roberto Ponzio, con sede ad Alba. Nel frattempo, l’indagine continua a suscitare scalpore e a sollevare interrogativi sulla verifica delle qualifiche e sulle procedure di assunzione nel settore sanitario.
Redazione di Nurse Times
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