il concerto di San Ciriaco fu interrotto. Azione nelle Marche e mobilitazione di maggio – .

il concerto di San Ciriaco fu interrotto. Azione nelle Marche e mobilitazione di maggio – .
il concerto di San Ciriaco fu interrotto. Azione nelle Marche e mobilitazione di maggio – .

Domenica 5 maggio alle ore 19.00 sono saliti sul palco del concerto della Festa del Patron, in Piazza del Papa, due cittadini aderenti alla campagna “Fondo Riparazioni” di Ultima Generazione.

Due persone sono salite sul palco, srotolando lo striscione con la scritta “Fondo Riparazioni”, e mostrando i cartelli con la scritta “Falconara con API si vola MUORI” e “Ancona 110 di noi muoiono ogni anno per l’inquinamento del porto”, e ha preso la parola, tra gli applausi del pubblico, grazie alla disponibilità degli artisti che hanno spiegato le ragioni della protesta; mentre altri sotto il palco distribuivano volantini tra le persone presenti al concerto.

Maria Letizia, docente universitaria, ha dichiarato: “S. Ciriaco è morto perché gli è stato fatto bere piombo fuso, mentre noi moriamo perché respiriamo piombo. Gli studi commissionati certificano che ogni anno muoiono 110 anconetani a causa dell’inquinamento che proviene dal porto: ossidi di azoto e polveri sottili. Una persona ogni tre giorni; se fossero qui davanti riempirebbero tutti i posti a sedere di questa platea. Dobbiamo agire anche perché nessuno fa nulla per risolvere il problema: le grandi navi sono al porto per sfruttarci, pochi si arricchiscono e a rimetterci è solo la città. A Falconara si muore di cancro a causa della raffineria API, ben al di sopra delle statistiche epidemiologiche e la classe politica è indifferente”.

ANCONA E LE MARCHE SOFFOCANO TRA I FUMI DELLE NAVI DA CROCIERA E DELLE API

I cittadini di Ancona sono soffocati da anni dall’inquinamento provocato dalle grandi navi da crociera nel porto turistico della Raffineria Api. Il Progetto Inquinamento Atmosferico (PIA) presentato al Comune di Ancona ha dimostrato come gli effetti inquinanti del porto e del traffico siano la causa di 110 morti premature ogni anno, scientificamente provate. Una situazione che ha portato l’intero territorio compreso tra Ancona e provincia a essere classificato come zona AERCA (Area ad Alto Rischio Crisi Ambientale). La politica regionale e locale, invece di assumersi la responsabilità della salute e del benessere della popolazione, da decenni si piega agli interessi dei gruppi industriali che stanno letteralmente uccidendo i marchigiani; basta guardare i dati epidemiologici della città di Falconara Marittima, sede della raffineria e del territorio circostante. Agli anconetani non resta che fare appello a San Ciriaco per vedere il porto salvato dalle grandi navi e la città dall’inquinamento. Oggi siamo qui per invocare San Ciriaco, per liberarci innanzitutto da una classe politica corrotta che ha venduto la salute delle persone e la bellezza del mare alle API e alle multinazionali delle crociere. Siamo stanchi di affacciarci dalla cattedrale e vedere solo gru e sfruttati che lavorano nel cantiere. Stanco di vedere solo banchine di cemento e mostri d’acciaio che sputano fumo, code interminabili di auto e camion. La tradizione religiosa racconta che San Ciriaco morì torturato e costretto a bere piombo fuso, e qui si respira piombo ogni giorno, nella polvere dello smog. Vogliamo un fondo di riparazione per compensare questi danni. Vogliamo un’assemblea deliberativa dei cittadini che decida sulle compensazioni, sull’uso del porto storico e sulla riconversione della raffineria.

POTREBBE AVERE BISOGNO DEL TUO CORAGGIO

A maggio Ultima Generazione si mobiliterà per tre settimane. Questa mobilitazione non ha a che fare con la crisi ecologica in sé, ma con il grave stato in cui si trova la nostra democrazia, che in un susseguirsi di governi inetti ci presenta una crisi epocale nel nostro intimo e con un governo più interessato a rafforzare il suo potere incriminando e soffocando le voci di protesta e di dissenso che proteggono i suoi cittadini. Maggio non riguarda la crisi climatica, ma è perché meritiamo una democrazia capace di affrontarla. Invitiamo tutti i giornalisti a partecipare con noi alle grandi giornate di mobilitazione dell’11 e del 25 maggio.

CHIEDIAMO UN FONDO DI RIPARAZIONE

La nostra richiesta è che venga iscritto annualmente nel bilancio dello Stato un Fondo di riparazione preventivo, permanente e partecipativo. Il denaro dovrà essere ottenuto attraverso l’eliminazione dei sussidi dannosi per l’ambiente (SAD), la tassazione degli extra-profitti delle aziende produttrici di combustibili fossili, il taglio degli stipendi, dei bonus e dei benefici dei loro manager, le enormi spese della politica e le sempre più ingenti spese militari. Per questo continueremo a scendere in piazza, a portare avanti azioni di disobbedienza civile non violenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando repressione, tribunali e processi.

Cartella stampa con foto e video dell’azione di oggi a questo link

Cartella stampa su tutte le azioni organizzate da dicembre 2021 qui

PROSSIMI INCONTRI

· Online: ogni domenica sera alle 21.00, registrandosi a questo link.

· Ancona, lunedì 6 e giovedì 9 maggio ore 18.00 Anfiteatro Parco Posatora

Aiuta Ultima Generazione a coprire le proprie spese legali con una donazione.

I NOSTRI CANALI

Aggiornamenti in tempo reale saranno disponibili sui nostri social network e sul sito web:

Ultima Generazione è una coalizione di cittadini ed è membro della rete A22. Climate Emergency Fund è il principale finanziatore di Ultima Generati per il reclutamento, la formazione e la crescita.

 
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