Mostra itinerante “Il gioco d’azzardo, non chiamatelo gioco” organizzata da Vivere In Movimento presso l’istituto Perri – Pitagora – .

Scuola e università

La raccolta, realizzata da 36 fumettisti, comprende circa 60 diapositive, che affrontano il tema con satira e ironia.

Sabato 4 maggio, alle ore 10.30 presso l’Auditorium dell’Istituto Comprensivo Perri Pitagora di Lamezia Terme, si è svolto l’evento di apertura della mostra itinerante “Il gioco d’azzardo, non chiamatelo gioco”, organizzata da Vivere In Movimento e accolta dalla scuola Lamezia diretta da Giuseppe DeVita.

L’evento è stato il coronamento di un progetto che ha coinvolto gli alunni della classe 3 F, coadiuvati dalla docente referente Ivana Giannini e con la presenza qualificata di Maria Rita Di Cello per Vivere In Movimento, Giulia Audino, Responsabile del SerD di Catanzaro, Maria Rita Notaro, psicologa del SerD e Elio Anfosso referente della cooperativa Zarapoti.

Il servizio che il movimento intende portare anno dopo anno nelle scuole ha come obiettivo l’urgenza di fornire ai bambini, futuri uomini e donne, strumenti e conoscenze adeguate, per comprendere il pericolo che spesso si nasconde dietro cose apparentemente innocue. La completa digitalizzazione e l’innato impulso a sperimentare il nuovo porta spesso molti di loro a intraprendere nuove strade, senza comprenderne appieno l’estrema pericolosità. Questa mostra, promossa negli anni passati da importanti realtà nazionali del mondo della comunicazione e del no-profit e riutilizzata dall’associazione, data la sua efficacia didattica e informativa, ha costituito un quadro autorevole per l’attività progettuale svolta per sensibilizzare gli studenti dell’Istituto. La raccolta, realizzata da 36 fumettisti, comprende circa 60 diapositive, che affrontano il tema con satira e ironia.

Questa esperienza, come afferma il manager lametina di Vivere In, «ha dato loro l’opportunità di fare il punto sulla complessa realtà del gioco d’azzardo, soprattutto sulla percezione, molto spesso annacquata, che la società odierna cerca di dare e che inevitabilmente e silenziosamente trasmette sulla loro pelle e nella loro vita.

Nella fase di preparazione i ragazzi hanno maturato un’esperienza diretta ascoltando chi opera in questo settore da molto tempo. Si sono confrontati ed sono intervenuti concretamente per dare forma ad un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione all’interno del loro istituto. Una volta attivati ​​tre laboratori, gli studenti sono stati impegnati in attività di informazione e raccolta dati, attraverso interviste e la somministrazione di un questionario fornito dalla cooperativa Zarapoti”.

 
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