“La Granda al vertice nazionale dei prodotti enogastronomici di qualità certificata” – .

“La Granda al vertice nazionale dei prodotti enogastronomici di qualità certificata” – .
“La Granda al vertice nazionale dei prodotti enogastronomici di qualità certificata” – .

Il direttore provinciale dell’organizzazione agricola, Igor Varrone, afferma: “Per il nostro territorio si tratta di un risultato di grande valore che dimostra il grande impegno dei nostri agricoltori con l’obiettivo di offrire ogni giorno ai consumatori una produzione d’eccellenza”.

Il Rapporto Ismea-Qualivita 2023 su produzioni agroalimentari e vitivinicole certificate vedi L’Italia sul gradino più alto del podio nel territorio dell’Unione Europea con 853 prodotti DOP, IGP e STG (i vini DOC e DOCG rientrano nel marchio DOP), davanti alla Francia con 713 e alla Spagna con 357. Il vino ha 527 certificazioni, l’alimentare 326. In totale i prodotti registrati nell’Ue sono 3.151 .

Il valore della produzione nel nostro Paese dei prodotti a denominazione d’origine è 20,2 miliardi di euro, con un export di 11,6 miliardi di euro e 890mila operatori. Il Piemonte è quarto nella classifica nazionale per impatto complessivo generato con 84 prodotti certificati (24 nel food e 60 nel vino), un valore economico di 1.716 milioni di euro (354 milioni nel food e 1.362 nel vino) e 12.871 occupati
(3.972 negli alimentari e 8.899 nel vino). La provincia di Cuneo è quarta in Italia e prima nella regione per incidenza complessiva (29 prodotti a denominazione di origine, 11 nell’alimentare e 18 nel vino), per un valore economico di 979 milioni di euro (207 milioni nell’alimentare e 772 milioni nel vino).

Anche lei ha espresso la sua opinione sulla questione Ciao Cuneotramite il direttore provinciale Igor Varrone: “Le Dop e le Igp, che caratterizzano in modo distintivo i territori di origine, rappresentano un importante volano per la crescita competitiva del settore agroalimentare nazionale e per il rilancio del turismo enogastronomico nel nostro Paese. La provincia di Cuneo è ai primi posti in Italia per produzioni certificate: un risultato di grande valore che dimostra il notevole impegno profuso dai nostri agricoltori per offrire ogni giorno ai consumatori prodotti d’eccellenza”.

Adesso per Dop e Igp gli scenari sono chiari, secondo Varrone: È giunto il momento di spostare il Testo Unico Europeo sulla qualitàcon l’obiettivo di tracciare concretamente il percorso in termini di valorizzazione e promozione dei prodotti, partendo da a vero patto tra agricoltori e cittadini. Infatti, per essere davvero efficace nell’attenzione alla qualità e all’innovazione nel rispetto della trasparenza e della sostenibilità, il documento deve saper mettere a fuoco la centralità del rapporto tra produttori e consumatori. Serve un’alleanza stabile capace di aumentare il peso decisionale dei due anelli di inizio e di fondo della filiera agroalimentare, che continuano ad essere più penalizzato. Dobbiamo condividere con il Paese un’operazione di trasparenza: il costo della vita va affrontato anche promuovendo iniziative per una corretta informazione sull’effettiva formazione dei prezzi dal campo allo scaffale. Serve una maggiore consapevolezza nelle scelte di acquisto che metta al centro la tracciabilità, ma anche il legame con l’autenticità e l’unicità di ogni specifica area geografica“. Secondo Varrone le certificazioni rappresentano in definitiva: “Un significativo elemento di valorizzazione dei sistemi produttivi e dei territori, uno strumento per la tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità e un patrimonio di saperi e tradizioni che aiuta a far crescere il turismo enogastronomico”.

 
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