Gasperini in conferenza: “Partita speciale, risultato storico: Bergamo merita tutto questo”

Gasperini in conferenza: “Partita speciale, risultato storico: Bergamo merita tutto questo”
Gasperini in conferenza: “Partita speciale, risultato storico: Bergamo merita tutto questo”

Gian Piero GasperiniL’allenatore dell’Atalanta, interverrà in conferenza stampa per analizzare la partita contro il Marsiglia. “Giochiamo tante partite, non è facile giocare sempre al meglio, ci sono delle partite in cui si fa fatica. Quella di stasera è stata una bella vittoria. L’ho già detto ieri, c’era una città intorno a noi, quando ci sono queste emozioni ed è chiaro che i giocatori la percepiscono come una partita speciale, l’hanno interpretata nel migliore dei modi”.

Qual è stato il tuo primo pensiero al fischio finale?
“Un piccolo pensiero è andato alla finale, anche se abbiamo poche partite da giocare. Penso che sarà un evento storico, per squadre come la nostra, che non hanno i numeri per poter vincere, è davvero incredibile, ma è di buon auspicio per tutti. I numeri sembrano importanti, sembra che dobbiamo necessariamente avere la Superlega, ma l’esempio dell’Atalanta può dare speranza. Il calcio è bello per la meritocrazia, non per i diritti geneticamente acquisiti”.

La partita di stasera?
“Questo è il nostro DNA, c’erano tutte le condizioni per fare una partita offensiva, con un tridente formato da attaccanti. È stata una forza, anche se potevamo essere più concreti, abbiamo tenuto la partita aperta fino al 2-0 di Ruggeri”.

Che dire del gol di Ruggeri stasera?
“Sono contento per lui, ha segnato un gol straordinario, ha avuto capacità di inserimento e coraggio. E’ un ragazzo straordinario, è un ragazzo di valore, cresciuto a Zingonia e all’Atalanta”.

Ti aspettavi che fosse così bello?
“È un traguardo storico per noi, abbiamo festeggiato anche dopo il Liverpool, dopo lo Sporting, è giusto che sia così. Sappiamo benissimo che non è finita, prima ci sarà la Roma, poi la Juventus. L’Europa League è più prestigiosa”.

Gil Manzano era lo stesso arbitro di Zagabria. Quanto è cresciuta l’Atalanta?
“A Zagabria a un certo punto io e Gritti ci siamo guardati, pensavo che fossimo finiti in un’altra dimensione. Ogni volta che prendevamo cinque gol pensavo che giocassimo diversamente, ma eravamo testardi. Quest’anno abbiamo fatto un percorso davvero straordinario cercando di portare avanti la nostra identità”.

 
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