rifiuti in fiamme da ieri sera. È iniziata una nuova stagione di incendi tossici – Il Meridiano News – .

GIUGLIANO – Tutto come previsto. Purtroppo. O forse anche peggio del previsto. Perché c’erano stati anche tanti proclami, promesse e rassicurazioni. Ma la realtà dei fatti è completamente diversa da quanto era stato proposto. E così la stagione degli incendi, la terribile abitudine a cui sono sottoposti i cittadini dell’intero comprensorio giuglianese, è iniziata, purtroppo, senza alcun ostacolo. Dodici (12!) lunghe ore di fumi tossici hanno accompagnato la notte scorsa e tutta la mattinata di oggi. E ancora una volta la rabbia era tanta.

Perché se le autorità sono ben consapevoli della situazione, va detto che le misure adottate finora sembrano insufficienti. Il problema va oltre la semplice integrazione della comunità rom o l’identificazione di imprenditori senza scrupoli che smaltiscono illegalmente i rifiuti facendo affidamento sui rom. Questi sono aspetti importanti, certo, ma non unici.

La priorità dovrebbe infatti essere la sorveglianza costante dell’area per evitare lo sversamento di rifiuti prima e l’accensione di nuovi incendi tossici poi. Gli abitanti di Giugliano e delle zone limitrofe, che comprendono centinaia di migliaia di persone, non possono continuare a respirare aria avvelenata. L’inquinamento atmosferico prodotto dalla combustione di rifiuti di ogni tipo, pneumatici ad esempio, non fa altro che rilasciare diossine, furani e altre sostanze cancerogene che rappresentano un cocktail letale per chiunque vi sia esposto.

È giunto quindi il momento che la Regione Campania – che negli anni ha annunciato molte iniziative finora ignorate – intensifichi gli sforzi di controllo e prevenzione. Nel concreto serve un piano d’azione che preveda una sorveglianza costante del territorio con l’ausilio delle forze dell’ordine e di tecnologie avanzate come droni e sensori per il rilevamento di fumi tossici. Solo attraverso un monitoraggio rigoroso e interventi tempestivi possiamo sperare di arginare questo fenomeno devastante.

Regione, quindi, ma non solo. Perché in questo silenzio assordante c’è anche quello del centrodestra, nonostante la questione rom sia sempre stata un ideale degli elettori di quella zona. Oggi però, nonostante le visite ai campi rom di Giugliano da parte dei leader nazionali durante la campagna elettorale, non si è più visto né sentito nessuno. Nessuno ha nemmeno presentato una proposta di risoluzione. Tutto questo nell’indifferenza – ancora più grave – dei partiti locali di centrodestra, che vivono in questa zona e che si preoccupano, invece, dei costi dei consiglieri in carica. Una questione – quella dei costi della politica – che, qualche tempo fa, non suscitava il loro interesse, quando furono gli allora 5 Stelle a portarla avanti.

Gli unici a soffrire per quanto sta accadendo, quindi, sono ancora una volta i residenti. E basta guardare negli occhi chi si ritrova ad assistere alla distruzione dei paesaggi devastati da questa terribile piaga per capire quale sia lo stato d’animo unico e comune.

Rabbia, rassegnazione per certi versi e per altri voglia di non arrendersi per amore della propria terra. Eppure il grido d’allarme della popolazione di Giugliano è chiaro: non possiamo più vivere nella paura di respirare ogni giorno veleno. È tempo che le istituzioni rispondano con azioni concrete, per ripristinare il diritto fondamentale dei cittadini all’aria pulita e ad una vita sana.

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