A Taranto da giovedì 23 maggio Squash!, il laboratorio per le donne che hanno “rotto” – .

A Taranto da giovedì 23 maggio Squash!, il laboratorio per le donne che hanno “rotto” – .
A Taranto da giovedì 23 maggio Squash!, il laboratorio per le donne che hanno “rotto” – .

TARANTO – Un laboratorio teatrale per donne che si sono “lasciate” e desiderano incontrarsi con altre donne, raccontarsi, distrarsi e scherzare insieme sulle “rotture” della vita quotidiana. Con una tipica espressione dialettale tarantina ed onomatopeica, la bottega in questione si chiama «Squash!», che sta per «rottura!». E Crest lo propone, ogni giovedì, a partire dal 23 maggio (ore 18), nel centro storico, nell’oratorio di San Giuseppe. Un luogo di quartiere dove le paure, le confidenze e i sogni delle donne locali diventano la voce di una città in equilibrio e bisognosa di essere finalmente raccontata con uno sguardo tutto femminile dal suo cuore più profondo.

L’iniziativa rientra in «Un teatro sotto i camini», nell’ambito delle azioni pilota per il welfare culturale e la valorizzazione dei luoghi della cultura promosse dall’Assessorato al Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, dall’Assessorato Teatro Pubblico Pugliese e da Pact, Consorzio per le Arti e la Cultura e Centro Arti, Cultura e Turismo della Regione Puglia. «Un teatro sotto i camini – spiega la presidente del Crest, Clara Cottino – rappresenta un’occasione per dare ancora maggiore respiro e integrazione ai tanti interventi che abbiamo realizzato nelle scuole e nei quartieri periferici della città, con l’obiettivo di creare una rete di progetti promossi anche da enti diversi, ma tutti capaci di rispondere a obiettivi importanti come l’inclusione, il contrasto alla povertà educativa, il sostegno alle fragilità dell’infanzia e dell’adolescenza e la promozione del patrimonio identitario”.

Si tratta di una rete capace di promuovere davvero sinergie per mettere in gioco nuovi elementi di consapevolezza, sia per gli operatori che per i fruitori delle attività. Una rete capace di creare occasioni di conoscenza e confronto con le famiglie dei bambini coinvolti nei laboratori attraverso le scuole, perché la famiglia resta l’archetipo fondante dell’immaginario e del comportamento.

«Ma rivolgersi alle famiglie degli alunni delle scuole Città Vecchia o Tamburi – spiega Cottino – non è cosa semplice, perché è necessario alimentare un percorso fatto di relazioni e sguardi che possano suggerire curiosità e disponibilità all’incontro. Il punto di partenza non sono i problemi di tutti i giorni, ma la voglia di mettersi in gioco pescando il bambino che è in ognuno di noi”.

“Schiacciare!” si inserisce in questo quadro un laboratorio che è un invito a uscire dagli schemi. All’iniziativa partecipano un gran numero di mamme e nonne, che rappresentano un mondo di donne sempre disponibili a fare gruppo e a raccontarsi, offrendo allo stesso tempo un elemento di riflessione sulla distanza maschile rispetto a questo tipo di iniziative , che prosegue nell’oratorio di San Giuseppe anche con gli incontri laboratoriali teatrali del lunedì rivolti agli adolescenti. Un laboratorio attraverso il quale si è già creato un gruppo in evoluzione, che si sta progressivamente integrando con altri bambini e ragazzi della città vecchia (e non solo) in una vera dimensione di inclusività e scambio positivo di esperienze, per il superamento della periferia come ghetto e luogo della diversità e della minorità.

 
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