Crotone rifiuti, le opposizioni chiedono un consiglio regionale ad hoc. “Non possiamo perdere altro tempo” – .

Otto consiglieri regionali dell’opposizione, in rappresentanza di tre gruppi consiliari (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Misto) hanno avanzato la richiesta convocazione di un consiglio regionale straordinario della Calabria per discutere dell’emergenza ambientale a Crotone. L’obiettivo è convincere l’intera assemblea regionale a pronunciarsi contro l’intenzione di Eni Rewind di smaltire i rifiuti industriali a Crotone, prima della Conferenza dei Servizi convocata dal Ministero dell’Ambiente per il prossimo 17 giugno. La richiesta avanzata dagli otto consiglieri dovrebbe consentire la convocazione dell’assemblea nonostante il periodo di chiusura previsto per le elezioni europee. I firmatari della richiesta di incontro, depositata martedì scorso presso la sede di Palazzo Campanella, sono stati il ​​capogruppo del Pd, Mimmo Bevacqua, il capogruppo del M5s, Davide Tavernese, il capogruppo del Partito Misto, Antonio Lo Schiavo, e sei consiglieri regionali dell’aria Pd (Ernesto Alecci, Amalia Cecilia Bruni, Francesco Antonio Iacucci, Raffaele Mammoliti e Giovanni Muraca). L’iniziativa era già stata annunciata nel corso di una conferenza stampa, tenutasi nei giorni scorsi presso la sede della federazione pitagorica del Partito Democratico. Entro 20 giorni dalla richiesta di convocazione, il presidente del consiglio regionale, Filippo Mancuso, secondo quanto previsto dal regolamento, dovrà procedere alla convocazione dell’assemblea regionale.

«Governatore e maggioranza chiariscono»

«Non possiamo più perdere tempo – si legge in una nota diffusa oggi dai consiglieri dem – ed è necessario assumere ogni iniziativa politica e istituzionale più opportuna, anche procedendo alla modifica delle parti del Piano regionale di gestione dei rifiuti, e di opporsi, nell’ambito della Conferenza di Servizi del 17 giugno 2024, alla richiesta avanzata da Eni Rewind di procedere alla revoca dell’impegno sul medesimo onere di smaltire i rifiuti industriali di Crotone fuori dal territorio della Regione Calabria affinché, essendo già trascorsi invano molti anni, procedere all’effettivo smaltimento dei rifiuti industriali pericolosi di Crotone fuori dal territorio della Regione Calabria a tutela della salute dei cittadini crotonesi e calabresi e dell’ambiente e del territorio crotonese e calabrese” . L’obiettivo, quindi, è spingere la massima assemblea regionale a decidere contro il progetto di Eni Rewind. In questa direzione il primo passo da compiere è ottenere la modifica del piano regionale dei rifiuti che annulli l’indice di pressione, favorendo così il progetto del colosso energetico chiamato a realizzare la bonifica dell’area industriale di Crotone. «La situazione a Crotone – si legge nella nota del gruppo Pd – rischia di sfociare in una vera e propria emergenza e il gruppo Dem vuole che il Consiglio regionale si assuma la responsabilità di trovare una soluzione». «Occorre anche – concludono – che il governatore e la sua maggioranza chiariscano e dicano chiaramente quali sono le intenzioni del consiglio in merito alla questione». ([email protected])

 
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