PESCARA: D’ALFONSO, “REGIONE E COMUNE LITIGIO SULL’IMU, CONCILIAZIONE AL ‘C’È POSTA PER TE’?

PESCARA – “Il Comune di Pescara e la Regione Abruzzo stanno litigando sul pagamento dell’Imu 2018 su alcuni immobili di proprietà regionale. Speriamo in una riconciliazione dal vivo durante il programma “C’è posta per te”. Spero che non sia un’altra citazione in tribunale.

A dare la notizia, e ironizzare, è stato il deputato del Pd, Luciano D’Alfonso.

LA NOTA

Comune di Pescara e Regione Abruzzo sono in polemica per il pagamento dell’Imu (anno 2018) su alcuni immobili di proprietà regionale, richiesto da Adriatica Diritti (la società in house del Comune incaricata del servizio di gestione e riscossione delle entrate tributarie) con l’ avviso di accertamento n. 488 del 29/02/2024.

Immobili che erano adibiti a sedi istituzionali o che erano in uso ad altri enti pubblici, quindi esenti dal pagamento dell’imposta da parte della Regione; in un caso viene addirittura richiesta una somma che in realtà era già stata pagata. Fatto sta che, per far valere le proprie ragioni, Palazzo Silone è stato costretto a citare in giudizio il Comune davanti alla Corte di Giustizia Tributaria di Primo Grado di Pescara.

La tanto pubblicizzata catena istituzionale tra i due organismi governati dal centrodestra si spezza quindi per una questione economica: è proprio vero che, di fronte al denaro, nessuno viene guardato in faccia, nemmeno chi – a almeno in teoria – dovrebbero essere gli alleati più fidati.

Cosa ha causato un simile scivolone? Forse i dipendenti di Adriatica Diritti, presi di mira, non si sono accorti che la Regione Abruzzo è un ente territoriale e l’hanno trattata come una qualsiasi società di bocce, senza alcun riguardo per il suo ruolo istituzionale.

Il procedimento tributario consente di incontrarsi ancor prima dei metri quadrati dell’innovativa Corte di Giustizia Tributaria, sapendo da tempo che l’assistenza istruttoria può avvenire anche nel discernimento degli atti tributari tra amministrazioni territoriali multilivello. Non è nemmeno necessario recarsi al ristorante, basta utilizzare gli strumenti previsti dalla legge.

Ogni problema ha la sua soluzione, a condizione che chi attua e attua le decisioni pubbliche a ogni livello non si limiti a chiamare Lei i problemi o i fascicoli. Mi dispiace che le risorse professionali di Comune e Regione siano costrette a questo inutile braccio di ferro, poiché avrebbe potuto essere risolto con assoluta semplicità e senza carta da bollo, rileggendo la legge 241 del 1990 e la legge 130 del 2022. Auspichiamo una riconciliazione dal vivo durante il programma “C’è posta per te”. Spero che questo non sia un altro mandato di comparizione.

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