nel cuore dell’Isola, tra l’agrigentino, il nisseno e l’ennese – SiciliaTv.org – .

Ci rechiamo a Delia, il cuore antico dell’isola, per preparare i cuddrireddi, raccogliere le pesche e assistere alla rievocazione dei Vespri Siciliani; poi a Santo Stefano di Quisquina dove potrete degustare un Pecorino molto particolare, super pluripremiato, che nasce all’aria buona visto che l’azienda è a 900 metri sul livello del mare; a Burgio per entrare nella fonderia artistica dove vengono create maestose campane; a Calascibetta potrete visitare il paese e degustare il tipico Sgrinfiato; a Centuripe si passeggia per il borgo a forma di stella ma soprattutto si scoprono le case rurali di Carcaci (con la mostra agricola Ruralia) e le misteriose pitture rupestri del Riparo Cassataro.

Ma anche a Vallelunga ci si può sedere tra i banchi di un’aula del libro Cuore; a Sutera si prepareranno con le donne del paese, ‘imbriulate e Virciddratu; a Siculiana si arriva a Torre Salsa che è un eden incontaminato che costeggia la riva del mare; a Sambuca vai tra chiese-gioiello e raccolte sacre, nella torre carceraria di Cammarata scopri foto dell’inizio del secolo scorso; e infine Montevago ritorna con il suo viaggio della memoria tra le rovine del terremoto.

Lo scorso fine settimana la pioggia non è riuscita a fermare gli appassionati del Borghi dei Tesori Roots Fest, ma questo terzo ed ultimo weekend (da venerdì 24 a domenica 26 maggio) si preannuncia ancora più ricco di nuovi percorsi, ricette dimenticate, artigiani poco conosciuti , sparsi nei 46 piccoli comuni siciliani che aprono musei, conventi, artigiani, luoghi della memoria: nell’Anno del Turismo delle Radici, il festival si lega al progetto del Ministero degli Affari Esteri.

Il viaggio per appassionati viaggiatori parte da Delia dove scoprirete i luoghi della comunità ebraica accompagnati dall’archeologo Paolo Busub, ma soprattutto potrete partecipare a Vivere lu Castiddrazzu, una messa in scena teatrale di alcune scene dei Vespri Siciliani tratte da “La bella Castellana” di Lillo Montebello, accompagnato dal suono dei tamburi e dall’esibizione di giocolieri, gonfalonieri e tamburini dell’Associazione Folklore Petiliano. E legati ai Vespri sono anche i Cuddrireddri, il dolce di carnevale a forma di corona che, secondo la leggenda, nacque come omaggio alle castellane che abitavano la fortezza medievale: li preparerà Delia Alaimo.

Sarà possibile passeggiare anche nei campi Donnalia Fruit e Fratelli Gallo, ricordando che la pesca di Delia è IGT. A Burgio non potete perdere la bellissima occasione (solo questa domenica e solo per un’ora, dalle 10.30 alle 11.30) di visitare la fonderia artistica Cacciabaudo dove vengono realizzate le enormi campane delle chiese, ma anche stemmi, medaglioni e portali in bronzo. E non si può lasciare il villaggio senza rendere omaggio alle mummie dei Burgitani di alto rango, conservate nella cripta dei Cappuccini.

Spostandoci a Santo Stefano di Quisquina, sabato visiteremo il borgo, soffermandoci sui suoi murales (quello di Andrea Buglisi è dedicato a Icaro en travesti) e domenica degusteremo un pecorino dop molto particolare durante un picnic in quota, raggiungendo l’azienda Ferranti a 900 metri sul livello del mare. ‘altezza. Eccoci nell’agrigentino: se a Cammarata andrete alla ricerca di tesori sulle tracce della sovrana normanna Lucia, passando per la torre del carcere che espone costumi e riproduzioni d’epoca, oltre a scatti dei primi del Novecento.

A Sambuca di Sicilia vi perderete tra cortili, vigneti e “purrere” ricordando che qui visse il pittore degli umili, Gianbecchina, che Santa Caterina è un trionfo barocco e che solo il fondo librario della Biblioteca Navarriana merita una visita. Montevago ritorna e vi accoglierà per un vero viaggio nella memoria alla ricerca dei suoni e delle storie del terremoto del 1968. A Caltabellotta scoprirai i reperti dell’antica città di Triocala, nel museo archeologico dove c’è anche una sezione dedicata alle opere dello scultore Salvatore Rizzuti: miti siciliani in gesso, terracotta, legno o bronzo.

Raggiungendo la costa e arrivando a Siculiana, ci si perde tra le vie del borgo strettamente legato al mare (da non dimenticare il tramonto nel borgo di Siculiana Marina), si visita il castello Chiaramonte dove avvenne il matrimonio tra Donna Costanza e Brancaleone Doria anch’essi declinati in un itinerario – Le nozze benedette – per il borgo.

A Calascibetta domenica si segue un percorso che toccherà la torre di avvistamento normanna del 1079, che oggi ospita sette campane, ciascuna con inciso nome e data di fusione, la più antica è U Priu di San Pitru. Si sale poi al Poggio del Conte Ruggero, una passerella in vetro e acciaio che sporge nel vuoto per circa 5 metri, uno scorcio urbano a poco più di 300 metri sul livello del mare: da quassù si vede mezza Sicilia; e alla fine vi offriranno lo Sgrinfiato che, a dispetto del nome, è il delizioso dolce della tradizione natalizia.

A poca distanza dal borgo a forma di stella, Centuripe, c’è un luogo “lunare”: sono i Calanchi lungo le sponde del torrente Cannizzola, che negli anni ’60, proprio per la loro brulla conformazione, furono set di molti western e film di ambientazione, a partire da La Bibbia, John Huston girò le scene della distruzione di Sodoma; e vennero anche Pier Paolo Pasolini per “Il Vangelo secondo Matteo” e Giuseppe Ferrara per “La pietra in bocca”.

Andando verso il palermitano, c’è Vallelunga Pratameno dove quest’anno ritorna (solo sabato e domenica mattina dalle 9.30 alle 12) la fedele ricostruzione di un’aula di fine Ottocento all’interno di quelle che un tempo erano le scuole elementari del paese. Per raggiungere l’inviolabile fortezza sopra Sutera dovrete armarvi di pazienza e buone gambe ma alla fine sarete ripagati dal panorama; ed è bello anche arrivare a Pizzo San Marco per scoprire “Li figureddi”, misteriosi affreschi che impreziosivano quella che un tempo era una tomba sicana.

È più facile, invece, passeggiare nell’antica Rabato tra dammusi e ghittene di gesso dove vi insegneranno (sia sabato che domenica dalle 17 alle 20.30) che la ‘Mbriulata poteva rimanere per giorni nelle bisacce dei contadini, mentre lu Virciddratu profumava di cannella a Natale.

Pubblicità su siciliatv.org

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Tram a Bologna, fondi per i negozi danneggiati dai cantieri: il bando – .
NEXT oggi temporali e schiarite, lunedì 17 parzialmente nuvoloso, martedì 18 sereno – .