Un 20enne di Gambettola e un 17enne di Cesenatico. Giovanissimo, senza precedenti penali, di buona famiglia. Eppure capace di mettere a segno una rapina in pieno giorno nel cuore del centro storico di Rimini. Secondo la ricostruzione degli inquirenti sono loro gli autori dell’aggressione avvenuta l’altro ieri, intorno alle 12, presso la gioielleria Ciacci di via Garibaldi. I due sono stati arrestati sabato sera, poche ore dopo il blitz nella gioielleria, dagli agenti della Squadra Mobile di Rimini, diretta dal questore capo Marco Masia. Hanno prima immobilizzato il titolare e il commesso legandogli i polsi con delle fascette e poi hanno fatto scorta di costosi orologi di marca. È stato il titolare dell’attività che, riuscendo a liberarsi dai lacci ai polsi, ha immediatamente immobilizzato uno dei rapinatori e chiamato la polizia. Sul posto sono subito arrivati un’auto della Polizia della Questura di Rimini e la squadra della Scientifica. Poche ore dopo, i carabinieri della Mobile hanno ammanettato il 17enne a Cesenatico mentre era fuori con gli amici. Aveva ancora con sé nello zaino la refurtiva: 13 orologi di marca. “Il ringraziamento va alla Polizia di Stato – ha detto la moglie del titolare della gioielleria Ciacci -. Siamo ancora scossi da quanto accaduto. Possiamo solo ringraziarvi per l’aiuto che abbiamo ricevuto dalla polizia, dalla scientifica e dalla squadra mobile perché sono stati discreti e gentili con noi. Soprattutto sono riusciti a risolvere la questione in giornata”. Secondo la ricostruzione, i due giovani sono entrati nella gioielleria e, dopo averli minacciati, hanno legato il titolare e la commessa. Nella lotta dopo aver liberato i polsi, il gioielliere ha riportato alcune abrasioni. È stato portato al pronto soccorso e dimesso con una prognosi di 20 giorni. Il 20enne arrestato in flagranza di reato è stato portato in Questura per l’identificazione. Ha la fedina penale pulita. Il suo avvocato d’ufficio è Gianluigi Durante del foro di Rimini. Il 17enne, studente italiano di buona famiglia, essendo minorenne, si trova invece nel centro di prima accoglienza di Bologna, ed è difeso d’ufficio dall’avvocato Elena Bassano. Entrambi attendono la convalida del loro arresto. Secondo quanto riferito dal negoziante, i due giovani avrebbero agito dopo aver effettuato un sopralluogo qualche tempo prima, tanto che sarebbero stati riconosciuti anche dagli abiti che indossavano. L’altro ieri hanno quindi deciso di entrare in azione, in pieno giorno, con il centro storico di Rimini affollato come non mai anche per la coincidenza con il mercato settimanale del sabato. Hanno agito tempestivamente ma evidentemente qualcosa deve averli traditi perché agli investigatori della Mobile sono bastate poche ore per rintracciarli e dichiararli in stato di arresto. Adesso avranno la possibilità di chiarire la loro posizione davanti al giudice.
