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“L’Europa ha bisogno di te” – .

“L’Europa ha bisogno di te” – .
“L’Europa ha bisogno di te” – .

di Cecilia Gallotta

“Vota chi vuoi”. Non sono parole di falsa modestia quelle pronunciate da Mimmo Lucano: il tre volte sindaco di Riace, candidato alle elezioni europee e di nuovo primo cittadino della sua città, ha parole autentiche per il pubblico che domenica a Ferrara non vedeva l’ora di scuotere la mano in occasione del suo arrivo a sostegno di Fabio Anselmo.

“Vivo serenamente questa attesa: che vinca o meno nulla mi cambierà a livello personale. Continuerò a essere un militante politico, che insegue ideali e non poltrone. Per questo non ho slogan pronti per convincere chi mi chiede perché dovrebbe votare per me”.

Del resto, la figura di Lucano non ha bisogno di presentazioni: la precede la sua vicenda giudiziaria conseguente al cosiddetto ‘Modello Riace’ che ha portato a una condanna a 13 anni e 2 mesi – annullata solo un paio di mesi fa.

“Credo che intorno a me si siano create tante aspettative – afferma Lucano – perché quando sei vittima di un’ingiustizia giudiziaria si crea una sorta di aura nell’opinione pubblica che ti pone come protagonista, ma ti assicuro che non ho merito speciale, ho fatto quello che dovrebbe fare ogni persona dotata di umanità.

E nella sala di piazzetta Cacciaguida il candidato calabrese “non è l’unico ad aver affrontato odissee giudiziarie” come sottolinea Anselmo, guardando con commozione Ilaria Cucchi e invitando Lucano a non sentirsi in colpa per questo. “Lo sappiamo bene, abbiamo affrontato sette anni di brutti processi e 160 udienze. Siamo invecchiati nelle aule di tribunale. Ma la tenacia nel voler vedere trionfare la giustizia è ciò che ci tiene ancora qui. Volere impegnarsi, voler impegnarsi in politica”.

Anche il presidente di Cittadini del Mondo Adam Atik si esprime sul tema accoglienza e migranti, al centro della vicenda giudiziaria lucana, parlando del decreto Cutro 2, “che al di là della Bossi-Fini e dei danni che aveva già causato , crea situazioni di irregolarità paradossali: le persone in possesso di tutela speciale, infatti – spiega – non possono avere la conversione in permesso di soggiorno per lavoro, anche se hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato. Una situazione inaccettabile così come l’assenza di un protocollo informativo chiaro nell’emissione di tali dinieghi”.

Il caso di Cutro è, secondo Lucano, “il punto più basso raggiunto dal governo italiano, perché devono ancora spiegarci perché hanno chiamato la Guardia di Finanza invece della Guardia Costiera, e devono ancora dirci cosa hanno fatto significano carichi residui. Il Modello Riace è un modello imperfetto, quale modello non è: è un’alternativa nata spontaneamente, nella quale non consideravo prioritario il problema della documentazione. Penso che questo sia ciò che ci porta alla deriva: il fatto che chiedere i documenti sia la prima cosa a cui pensiamo, anche di fronte a situazioni ovviamente più importanti. Sai, a volte la burocrazia uccide.”

E allora, dopo che Lucano ammette timidamente di preferire una possibile vittoria nella sua Riace piuttosto che ai massimi livelli, ad Anselmo non resta che un’esortazione, accompagnata da un caloroso e sentito applauso del pubblico: “Ti vogliamo in Europa, Mimmo . Lì c’è bisogno di persone preziose come te”.

 
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