Un soggiorno da sogno a Bellagio, sul Lago di Como – .

Bellagio un tempo era un piccolo borgo di pochi abitanti che viveva principalmente di pesca; oggi tutto è cambiato, perché è considerata la perla del Lago di Como. Meta ambita, presa d’assalto dai turisti stranieri soprattutto nel periodo estivo, deve la sua fama in parte alla sua posizione privilegiata, sulla punta del promontorio da cui sorgono i due rami di Lecco e Como, e in parte alla presenza di strutture ricettive di lusso strutture, alcune delle quali hanno già fatto la loro comparsa nei secoli passati. È proprio in questa zona che si trovano, infatti, alberghi dal passato importante come il Grand Hotel Villa Serbelloni, ma anche ville di proprietà pubblica o privata di estrema bellezza, tutte facilmente raggiungibili da Bellagio in auto o in traghetto: Villa del Balbianello, Villa Carlotta e Villa Monastero, non lontano dal borgo di Varenna (abbiamo descritto alcune di queste destinazioni in un precedente articolo, che potete leggere qui.

Bellagio è un groviglio di vicoli e strade che scendono dalla montagna fino al lungo lago, impreziositi da roseti e ricchi di attrazioni per i turisti: ristoranti, bar e caffè, boutique di alta moda, gallerie d’arte o di artigianato d’eccellenza, come l’Arte di Pierangelo Masciadri e showroom di moda. Nel borgo storico si consiglia di visitare: la Chiesa di San Giacomo, interessante esempio di arte romanico-longobarda realizzata tra il 1075 e il 1125 dai Maestri Comacini e custode di un Deposizione di Cristo realizzato dalla scuola del Perugino; l’antica torre quadrata con funzione un tempo difensiva, oggi divenuta un centro artistico-culturale molto attivo; il curioso Museo degli Strumenti per la Navigazione; la panchina gigante, trasferendosi nel comune di San Vincenzo di Civenna.

Un paragrafo a parte meritano i Giardini di Villa Melzi, vincitori del premio Parco più bello d’Italia nel 2016, oltre a far parte dei circuiti Grandi Giardini Italiani e Grandi Giardini del Mondo. Partendo da Villa Serbelloni, che si trova proprio all’inizio del lungo lago e per questo funge da punto di riferimento sia per la comunità che per i turisti, basta percorrere tutto il rettilineo fino a lasciarsi alle spalle il paese; procedendo ancora qualche metro si arriva direttamente all’ingresso dei giardini, aperti tutti i giorni durante la stagione estiva. Qui potrete passeggiare nel silenzio e nel verde della natura tra piante rare e secolari (adeguatamente segnalate sulla cartina), ponticelli, laghetti, camelie, viali alberati a due passi dal lago, in uno stile inglese e quindi romantico. stile; non è un caso che siano stati realizzati agli inizi dell’Ottocento con l’ausilio di illustri artisti, tecnici, decoratori, architetti e botanici dell’epoca. L’imponente villa storica è visitabile solo dall’esterno, ma dal 2021 il museo è stato riaperto al pubblico, con visite guidate per scuole o privati.

Il Grand Hotel Villa Serbelloni non è solo un luogo da sogno dove persone da tutto il mondo vengono a trascorrere le proprie vacanze e spesso a dichiararsi con un anello prezioso, ma è anche una residenza con una storia lunga e importante. Se oggi è tra gli hotel 5 stelle lusso più famosi e amati a livello internazionale, inizialmente nasce – in linea con lo spirito romantico che ancora oggi lo caratterizza – come regalo di compleanno del conte Frizzoni, originario di Bergamo, per sua amata e coinvolse l’opera di numerosi architetti e artisti del nord Italia. Inaugurato quindi nel 1854 come residenza privata, subì successivamente varie vendite e acquisizioni, finché il bisnonno di Jan Bucher, attuale Direttore della struttura, ne diventò proprietario. La famiglia ne è quindi custode da quattro generazioni, assumendosi da un lato il difficile compito di mantenere viva l’atmosfera del tempo, restaurando con estrema cura gli affreschi, i mobili, gli arredi, le tappezzerie e più in generale l’impianto originario dell’edificio. la struttura per non perdere la continuità con il passato, dall’altro per rinnovarla ogni stagione, introducendo sempre qualche elemento attuale e lavorando anche dal punto di vista dell’ecosostenibilità, oltre che del comfort.

Di tipico impianto neoclassico, al suo interno accoglie il visitatore con immensi saloni che rimandano allo stile Impero e Liberty, a cominciare dallo scenografico scalone centrale, dalla grande sala adibita alle colazioni e da quella in cui vengono serviti gli aperitivi, che costituiscono un vero e proprio esperienza d’eccellenza, grazie all’abbinamento con profumi commestibili spruzzati sui cocktail e con piccole perle gastronomiche. All’esterno sono a disposizione degli ospiti: un’ampia piscina proprio fronte lago, con un comodo Pool & Beach Bar; la panoramica Terrazza Darsena, in posizione sopraelevata e aperta fino a notte; una porzione di spiaggia privata che non era facile da ottenere, ma che oggi costituisce un vero plus per gli ospiti; gli incantevoli giardini si estendono tutt’intorno alla villa. Vale infine la pena ricordare che quest’anno è stata inaugurata la Spa & Wellness Luce del Lago, completamente rinnovata, dai colori sabbia e azzurro che richiamano l’ambiente circostante: qui potrete godervi l’acqua calda di due piscine – di cui una riservata ai bambini – con l’idromassaggio, il bagno turco, la sauna, la sala relax con cromoterapia e perfino la Luxury Hairstylist & Nails Spa. Il vero piacere, però, arriva dai trattamenti speciali della Collezione Villa Serbelloni, basati sull’utilizzo di prodotti naturali al cento per cento; tra questi suggeriamo di provare lo speciale trattamento Five Senses viso e corpo.


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Il ristorante più famoso di Bellagio – se non addirittura del Lago di Como – è il Mistral e si trova proprio all’interno di Villa Serbelloni, sebbene sia aperto anche agli esterni. L’ampia vetrata affacciata sul lago si tinge di caldi riflessi al tramonto, quando svettano le cime spesso innevate, la luce che illumina l’acqua scura e il rosa brillante del cielo. Quest’anno Bocchia ha festeggiato il suo 25esimo compleanno al Mistral: un periodo apparentemente lungo, che però non ha minimamente smorzato il suo entusiasmo e la sua creatività. Divenuto noto in Italia e all’estero per aver inventato la cucina molecolare, lo chef ritiene che uno dei principali punti di forza di un ottimo piatto sia la materia prima; per questo si occupa personalmente di selezionare i prodotti, scegliendo elementi di altissima qualità. Piatti che ricercano l’eleganza e l’equilibrio, i suoi, ma che colpiscono anche per le loro peculiarità piuttosto rare: dalla presenza del pavone al caviale Asetra, dal foie gras etico “Edoardo Sosa” al tartufo Melanosporum, fino ai dolci con gelato ‘azoto liquido o pasta croccante realizzata con un metodo particolare.

C’è però anche un altro ristorante che vi suggeriamo, sempre all’interno di Villa Serbelloni e affacciato sul lago: La Goletta è la versione informale del Mistral, incentrata sui piatti tipici regionali italiani e sulla dieta mediterranea. Da provare, ad esempio, la focaccia “Villa Serbelloni” con burrata e prosciutto di Parma riserva di Sant’Ilario o il paté di cavedano di lago; o ancora, le linguine alle vongole cucinate eccezionalmente in sala e il bao al vapore con gamberi rosolati. Una curiosità: uscendo dal ristorante, nel corridoio si trovano le foto che immortalano i momenti più significativi del passato della villa; sarà come fare un viaggio nel tempo grazie alle immagini che ritraggono i tanti vip e capi di stato qui accolti, la disposizione dell’edificio nel corso dei secoli, il documento di tutela firmato durante la Seconda Guerra Mondiale che ha permesso all’hotel di non essere mai invase o bombardate, fino alle lettere scritte con la grafia dei vecchi proprietari. Insomma, non solo un ristorante, ma in un certo senso un vero e proprio museo.

 
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