La fiaccolata dedicata al Santo Patrono San Nicola di Bari è diventata un appuntamento fisso, imperdibile e irrinunciabile. Siamo ormai giunti alla 37a edizione e anche quest’anno, in segno di profonda devozione e venerazione verso il Protettore della Città dei Sette Colli, la locale sezione della LIBERTAS FORINO porterà a termine questa maratona di fede, che vedrà la partecipazione di 100 giovani forti e pronti a portare a termine il “sacro impegno”. Ad ospitare i devoti tedofori quest’anno sarà il comune molisano di San Giuliano del Sannio che quest’anno ricorderà il trecentesimo anno dalla realizzazione della Statua di San Nicola di Bari, patrono del paese, per un percorso di quasi 130 km che sarà tutto percorso a piedi partendo dalla Chiesa di San Nicola di Bari a San Giuliano del Sannio fino a giungere a Forino dove “la sacra fiamma” verrà condotta davanti al monumentale simulacro del Santo Patrono arrivando nell’austera Piazza Tigli a mezzanotte di giovedì 1 agosto.
Una tradizione, quella della Fiaccolata di San Nicola, che affonda le sue radici nel lontano 1987, quando nella prima edizione fu scelto il simbolo della fede nicholasiana in Italia, ovvero la Cattedrale di Bari dove venne accesa la prima fiaccola della storia e hanno poi affrontato un percorso di 250 km realizzato interamente a piedi dai tedofori forinesi in onore del loro santo. Ma certamente, ciò che è rimasto e resterà ancora impresso nel cuore di tanti, forse di tutti, è certamente il SECONDO, quando dopo una lunga, intensa e certosina preparazione, i giovani tedofori furono ricevuti in udienza privata dall’allora Pontefice SAN GIOVANNI PAOLO II che accese direttamente con le mani la fiaccola d’oro tanto che “diventò” SANTA. Fatto sta che da 37 anni, gli indomiti giovani forinesi, affrontando un cammino arso dal sole, affrontando disagi fisici, si contorcono con spasimo su strade e cammini di fede in quella corsa di pietà, agitando la sacra fiaccola toccata, accesa , tenuto tra le braccia, benedetto da vescovi, abati, prelati e santi che riunisce sacralità, ieraticità e devozione. Daniele Biondi
