“Turismo e grandi eventi, qui manca la pianificazione. Bruce? Stop parco urbano” – .

“Turismo e grandi eventi, qui manca la pianificazione. Bruce? Stop parco urbano” – .
“Turismo e grandi eventi, qui manca la pianificazione. Bruce? Stop parco urbano” – .

Classe 1977, laureato in Scienze Politiche, vicesegretario comunale del Pd dal novembre 2023, grande amante della corsa. Parliamo di Sara Conforti, candidata nella lista Dem al prossimo consiglio comunale.

Sara, nella sua famiglia, con una madre ex consigliera (Giovanna Cuccuru, assessore al Sateriale), ha sempre avuto il gusto della politica. Se fossi eletto, da dove inizierebbe il tuo lavoro?

“Dal turismo e dalla cultura, dando continuità alle mie delegazioni. Credo che a Ferrara manchi una strategia, un piano di sviluppo, si è persa l’identità della città turistica e il suo brand”.

Quali sarebbero state, secondo lei, le carenze di questa amministrazione?

“Doveva sfociare in un piano di sviluppo dei prodotti di mercato e invece, dal mio punto di vista, c’era un forte squilibrio sulla promozione. Era necessario lavorare sull’identità del territorio, sull’arte, sulla cultura, sul turismo lento. Poi. ..”.

Poi?

“Su turismo d’affari e congressuali. Si è lavorato poco sul nostro patrimonio artistico e monumentale, sono stati scelti eventi di spettacolo ma senza vocazione culturale e artistica”.

Ti riferisci alle mostre?

“Sono mancate le grandi mostre, soprattutto quelle realizzate con fonti attraenti. Dobbiamo essere in grado di organizzare mostre attraenti ma con un programma almeno biennale”.

Cosa faresti per portare grandi eventi?

«Prima di tutto un programma di eventi di 4-5 giorni in piazza Trento e Trieste, poi penserei al parco sud, verso l’aeroporto, per tenere concerti in stile Airfield».

Quindi anche tu sei tra quelli contrari al parco urbano?

“Sì, perché ha un’altra vocazione”.

Ma non dici che Springsteen a Ferrara non sia stato un gran colpo?

“Certo che lo dico. L’evento è stato più che altro frutto di rapporti personali, non si è creato un prodotto turistico, mancava un progetto a lungo termine”.

Cosa ne pensate del Festival d’Estate?

“Troppo lungo e ci sono artisti che puoi vedere nel raggio di 50 chilometri. Va bene, ma non diciamo che ti portano turisti che pernottano. Bisogna fare eventi per i cittadini, ma calibrando il tutto e diventando attrattivi per tutta l’economia”.

E se ti dicessi Palazzo dei Diamanti?

«Riporterei la Fondazione Ferrara Arte sotto il controllo del Comune perché garantisce trasparenza nella gestione e nell’utilizzo dei fondi, che non significa ingerenze. Un concorso nazionale o internazionale per la nomina del direttore. Senza dimenticare che a dicembre 2025 saranno 30 anni dal riconoscimento Unesco e che dovrebbe già essere prevista una mostra”.

n.b

 
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