Carta delle “Città Natura-Positive”, anche Livorno aderisce – Livornopress – .

Carta delle “Città Natura-Positive”, anche Livorno aderisce – Livornopress – .
Carta delle “Città Natura-Positive”, anche Livorno aderisce – Livornopress – .
  • Casa
  • Attualità
  • Carta delle “Città Natura-Positive”, aderisce anche Livorno

Attualità

4 giugno 2024

Livorno 4 giugno 2024 – Carta delle “Città Natura-Positive”, aderisce anche Livorno

Si è svolto a Milano il Convegno Nazionale delle Città Verdi, organizzato da Green City Network e il Gruppo GEDI, dove la Carta per il “Città rispettose della natura”, con la partecipazione di un primo gruppo di 33 città provenienti da tutta Italia di cui 4 in Toscana (Firenze, Livorno, Pistoia e Prato). L’obiettivo della Carta è superare la crisi climatica ed ecologica concentrandosi su un ruolo positivo per la natura delle città attraverso 10 misure

Le città, grandi, medie e piccole, generano la maggior parte delle emissioni di gas serra e degli impatti sul capitale naturale e sono anche i luoghi sempre più esposti alle conseguenze della crisi climatica – ondate di caldo e isole, inondazioni, alluvioni – al degrado ambientale e all’inquinamento atmosferico . Nelle città, però, sono più presenti anche la preoccupazione dei cittadini per la crisi climatica e per l’ambiente e la richiesta di misure ecologiche più incisive.

Per contribuire a raccogliere questa spinta da parte delle città, in occasione della Conferenza Nazionale Green Cities che si è svolta a Milano, organizzato da Green City Rete, lo è è stato presentato Carta per “Città rispettose della natura”, con la partecipazione di un primo gruppo di 33 città* provenienti da tutta Italia; Bologna, Brescia, Carini, Casalecchio di Reno, Catanzaro, Cervia, Cesena, Città di Castello, Correggio, Crotone, Firenze, Genova, Imola, L’Aquila, Lecce, Legnano, LivornoMilano, Monza, Napoli, Olbia, Parma, Pianezza, Pistoia, Prato, Ravenna, Rho, Roma, Torino, Treviso, Trezzano sul Naviglio, Vignola, Viterbo

L’obiettivo della Carta è superare la crisi climatica ed ecologica concentrandosi su un ruolo positivo per la natura delle città attraverso 10 misure.

Città, dove viene generata la maggior parte delle emissioni di gas serra e degli impatti sull’ambiente

capitale naturale, possono diventare protagonisti della transizione verde– ha dichiarato Edo Ronchi, Il Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, presenta la Carta – la crisi climatica non ci permette di rallentare l’impegno. Prima prenderemo coscienza dell’urgente necessità di costruire un rapporto positivo con la natura nelle città, prima saremo in grado di mitigare la crisi climatica e ridurre la nostra vulnerabilità”.

Ecco le dieci misure:

1 – Promuovere la condivisione, la conoscenza e l’informazione sul valore del capitale naturale e dei servizi ecosistemici nelle città – Una strategia di «natura positiva» mira alle città pubblicitarie un benessere che non si basa sul consumo della naturama sulla sua protezione, sulla sua restaurazione, sul suo incremento.

2 – Ripristinare il capitale naturale degradato intervenendo con azioni coerenti, impegnative e pluriennali sulle acque sotterranee, spesso contaminate, sui corsi d’acqua cementati e in cattivo stato ecologico, su aree e suoli inquinati e su aree verdi e alberi, che richiedono maggiore cura e manutenzione.

3 – Stop al consumo di suolo recuperare e utilizzare in modo più efficiente gli edifici esistenti, con una maggiore condivisione degli uffici, valorizzando il lavoro a distanza anche nei paesi e nei piccoli centri delle aree interne.

4- Aumentare il capitale naturale da alberi a crescita massiccia, aree verdi, forestazione periurbana, i tetti verdi e rinverdimento degli involucri edilizi.

5 – Salvare l’estrazione e il consumo delle risorse naturali sostenere la transizione da un modello di produzione e consumo lineare e dissipativo, con un elevato consumo di risorse naturali, a un modello circolare e rigenerativo.

6 –Rafforzare le misure di adattamento alle ondate di caldo utilizzare e rafforzare le infrastrutture verdi, aumentando l’uso di temperature più basse delle falde acquifere e dei corpi idrici per il raffreddamento e con linee guida bioclimatiche vincolanti negli interventi edilizi

7 – Attuare la transizione energetica ridurre il consumo di energia fossile nei trasporti e migliorare l’efficienza energetica degli edifici, fare molto di più per la produzione e l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, sfruttando meglio anche le nuove opportunità offerte dalla sviluppo delle comunità di energia rinnovabile.

8 – Proteggere l’acqua come risorsa naturale scarsa eliminare rapidamente le perdite dalle reti idriche e promuovere il risparmio idrico, riutilizzando l’acqua grigia, purificata e controllata, riutilizzando l’acqua piovana, diffusione di sistemi duali per acqua potabile e acqua per altri usi.

9- Ridurre la vulnerabilità alle inondazioni e alle inondazioni aumentare la capacità di assorbimento dell’acqua nei suoli e nelle aree verdi, ridurre l’impermeabilizzazione delle pavimentazioni, aumentare la capacità di laminazione con il ripristino e l’ampliamento degli alvei dei fiumi e delle aree golenali e con le aree umide e verdi allagabili.

10 – Implementare un piano d’azione per una transizione positiva per la natura non solo a breve termine fino al 2030, ma pluriennale fino al 2050, per attuare le misure proposte in modo integrato e coordinato, stabilendo le risorse – finanziarie e umane – necessarie per attuarle, preparandole coinvolgendo i cittadini e gli stakeholder interessati.

Bologna, Brescia, Carini, Casalecchio di Reno, Catanzaro, Cervia, Cesena, Città di Castello, Correggio, Crotone, Firenze, Genova, Imola, L’Aquila, Lecce, Legnano, Livorno, Milano, Monza, Napoli, Olbia, Parma, Pianezza, Pistoia, Prato, Ravenna, Rho, Roma, Torino, Treviso, Trezzano sul Naviglio, Vignola, Viterbo

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Oggi, lunedì 1° luglio, il Tour de France passa per il Piemonte – .
NEXT Team Altamura, a Moussa Manè del Bari piace la corsia destra: la situazione – .