Nuove motivazioni per il sequestro al porto di Livorno – .

Nuove motivazioni per il sequestro al porto di Livorno – .
Nuove motivazioni per il sequestro al porto di Livorno – .

Non c’è pace per il FiatTopolino, ora che dopo il sequestro probatorio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, d’intesa con la Guardia di Finanza, il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto anche il sequestro preventivo delle 134 Fiat Topolino e Topolino Dolcevita prodotte in Marocco e fermate per oltre due settimane al porto di livorno. Ricordiamo che al centro della questione emersa a metà maggio c’era lo stemma del Tricolore italiano posto sulle fiancate delle Topolino e Topolino Dolcevita, giudicato ingannevole dalle autorità competenti.

Il provvedimento di sequestro preventivo del Giudice per le Indagini Preliminari è stato messo in atto per formalizzare il sequestro delle 134 Fiat Topolino fermate a Livorno da metà maggio, condizione che difficilmente si realizzerà visto che Stellantis si era subito resa disponibile a trovare un accordo utile a rilasciare i quadricicli elettrici a marchio Fiat. Il gip del tribunale di Livorno, Mario Profeta, ha contestato non solo la presenza del Tricolore italiano, che potrebbe confondere i consumatori sull’effettiva origine del modello, ma anche i nomi Topolino e Topolino Dolcevita. Secondo quanto ammesso dal GIP, questi nomi già rimandano all’italianità e al Made in Italy; il primo si riferisce allo storico modello prodotto dalla Fiat a Torino dal 1936 al 1955 mentre il secondo si ispira all’omonimo film di Federico Fellini.

Il sequestro della 134 Fiat Topolino è avvenuto lo scorso 15 maggio nel porto di Livorno

Ricordiamo che lo scorso 15 maggio è avvenuto il sequestro di 134 Fiat Topolino e Topolino Dolcevita, contestando il reato di vendita di prodotti industriali con falsi segni che ha finito per coinvolgere nelle indagini la Procura della Stellantis Europe SPA. Le denunce della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli sono avvenute ai sensi dell’articolo 4, comma 49, della Legge Finanziaria 2004 – 24 dicembre 2003 numero 350 – secondo cui “l’importazione e l’esportazione a fini di commercializzazione o la commercializzazione o commissione di atti non legittimati in modo inequivocabile alla commercializzazione di prodotti recanti indicazioni di provenienza o di origine false e mendaci” costituisce reato punito dall’articolo 517 del codice penale.

Venne quindi contestato l’adesivo riportante il Tricolore italiano presente sulle porte delle nuove Topolino; ora, se il GIP dovesse concedere l’ possibilità di rimuovere l’adesivo poi il sequestro potrebbe concludersi rimettendo a norma i veicoli e riconsegnandoli a Stellantis. Una condizione che potrebbe concretizzarsi già nei prossimi giorni, visto che Stellantis aveva chiarito in una nota la volontà di togliere il Tricolore dalle sue Fiat Topolino per evitare malintesi. Alcune Topolino arrivate dal Marocco dopo il sequestro di maggio pare non abbiano più il Tricolore sulle portiere.

Un’immagine delle Fiat Topolino ferme al porto di Livorno da metà maggio

Oggi il 119 Topolino e il 15 Topolino Dolcevita sono fermi al terminal della Compagnia Impresa Lavoratori Portuali di Livorno, in attesa di un decisione finale che dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.

 
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