Chocolate Valley, un itinerario in Toscana dedicato al gusto – .

Arriva il cacao Toscana durante il periodo di Granducato e fino ad oggi esistono ancora in questa regione numerose le fabbriche di cioccolato che portano avanti la tradizionesoprattutto tra le province di Pisa, Pistoia e Prato ma in particolare nei comuni di Agliana, Cintolese e Pontedera, zona meglio conosciuta come la “Valle del Cioccolato”. Punteggiata di prestigiose aziende e cioccolatieri artigiani, la “Valle del cioccolato” è il cuore della produzione artigianale di alta qualità, per questo gli appassionati non possono non programmare un itinerario alla sua scoperta cibo delizioso delizioso.

Le vie del cioccolato in Toscana: un po’ di storia

Già nel 1600 arrivano in Toscana le prime fave di cacao e presto si diffuse la moda della cioccolata calda. Alla corte di Cosimo III de’ Medici, infatti, si cominciò a preparare il Cioccolatte, una bevanda a base di cacao, muschio e scorza di limone. Se la tradizione vuole è il medico Francesco Redi inventare il Cioccolato ai fiori di gelsomino, Molte sono le testimonianze scritte sulla diffusione del cacao.

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Irina Shatilova//Immagini Getty

Nel 1680 a Firenze è stato pubblicato Differenza tra cibo e cioccolato… di Giovanni Battista Gudenfridi, che scatenò un grande dibattito sul consumo del cioccolato. Nel 1728 toccò invece ai Fiorentini Francesco Zeti attirare l’attenzione sull’argomento con i suoi scritti Un’altra opinione sulla natura e sull’uso del cioccolato. Nel corso dei secoli, quindi, la Toscana si è specializzata nell’arte della lavorazione del cioccolato e ha sviluppato un’importante tradizione artigianale.

Dove gustare il miglior cioccolato in Toscana

Artefatto al cacao

Da qui può iniziare un viaggio nella valle del cioccolato Pisanel laboratorio artigianale di Artefatto al cacao, nato dal matrimonio di un pasticciere olandese: Paul de Bondt e Cecilia Iacobelli, designer pisana. La cioccolateria De Bondt nasce nel 1993 e si rinnova nel 2019 con un laboratorio artigianale dove si possono gustare degustazioni di frutta secca ricoperta di cioccolato, cioccolatini, tavolette e praline. Nel 2022 hanno vinto la “Tavoletta d’Oro” per la migliore pralina di cioccolato.

Amedei

A Pontederac’è invece lo storico maître chocolatier Amedei, l’azienda che ha vinto il maggior numero di Golden Beans alla “Academy of Chocolate” di Londra. L’obiettivo di Amedei è stato da subito quello di creare un cioccolato eccellente, dal chicco alla tavoletta “fagioli da bar”.

Torrefazione dei Trinci

Nel 1939, sempre in provincia di Pisa, a Cascine, nasce la torrefazione Trinciche si ispira per la sua produzione al procedimento di lavorazione azteco e pratica una tostatura equilibrata delle fave con assenza di concaggio, la continua miscelazione della massa di cacao ad alta temperatura, questo passaggio secondo Trinci, fa sì che le qualità del cacao si disperdano .

Pasticceria Mannori

Arriviamo a Prato dove troviamo l’ Pasticceria Mannori, che lavora senza l’aggiunta di sostanze diverse dal burro di cacao, per ottenere un risultato puro. Il pasticciere Luca Mannori ha trasformato il piccolo caseificio di famiglia in un bar con laboratorio, dove escono ottime torte il mitico Setteveli: strati di pralinato ai cereali, mousse al cioccolato fondente, pan di spagna al cacao e bavarese alla nocciola. Grazie a questa torta Luca Mannori è diventato campione del mondo di pasticceria nel 1997.

Slitte

In provincia di Pistoia, Slitti ha sede a Monsummano Termeche ha aperto una torrefazione nel 1969 e oggi produce tavolette, praline, creme spalmabili e molto altro ancora.

Vestri

Infine si trova ad Arezzo Vestriun’azienda a conduzione familiare che seleziona le specie di cacao più pregiate e ha una piantagione a Santo Domingo. Privare loro la Toscolata, una tavoletta nutraceutici che segue i principi nutrizionali contenuti nel cacao per effetti benefici sulla salute.

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