“Vogliamo riattivare l’aeroporto di Tarquinia e collegarlo con Ancona, Capua, Roma Urbe, Viterbo e Siena” – .

Tarquinia – Comune – Il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma presenta il progetto di riqualificazione dell’Amerigo Sostegni – Il sindaco Alessandro Giulivi: “Stiamo pensando anche a un collegamento con Olbia che dista meno di un’ora di volo”

di Samuele Sansonetti

Tarquinia – Pierluigi Di Palma e Alessandro Giulivi


Tarquinia – Nuova vita per l’aeroporto Amerigo Sostegni.

La struttura, inaugurata il 27 marzo 1938 e che ospitò la prima scuola di paracadutismo della Regia Aeronautica, può tornare in funzione ad oltre 80 anni dalla sua chiusura, avvenuta il 10 luglio 1943.

Il sito, che ha dato i natali a unità paracadutisti d’eccellenza come Folgore e Tuscania, appartiene al demanio dell’Aeronautica e ospita una pista di atterraggio che potrebbe essere adatta ad ospitare attività ultraleggere, alianti e piccoli aerei turistici monomotore ad elica.

Proprio per questo, ieri, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, di concerto con l’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo, ha presentato un importante progetto che punta alla riattivazione dell’antica struttura che nei prossimi anni potrebbe entrare a far parte di una rete di piccoli aeroporti.

L’idea è stata illustrata nel corso dell’incontro “Mobilità aerea e intermodalità” ospitato nella Sala Consiliare del Municipio.


Tarquinia – La riqualificazione dell’aeroporto Amerigo Sostegni


Alcune gloriose unità iniziarono da Amerigo Sostegni e servono ancora oggi il mondo – ha spiegato il sindaco Alessandro Giulivi nel corso del convegno –. Ogni aeroporto, oltre alla sua storia, può ancora dire molto sul futuro della nazione. Più aeroporti ci sono, maggiore è la mobilità. Non dobbiamo pensare solo al mezzo aereo ma anche al futuro dei droni e alla mobilità sostenibile. Basti pensare che il collegamento Tarquinia-Olbia è a meno di un’ora di volo“.

L’attuale sede della struttura occupa un’area di circa 40 ettari e gli appezzamenti adiacenti al sito militare sono di proprietà privata con destinazione prevalentemente agricola. Un’area di circa 0,7 ettari è stata ceduta ad ENAV mentre un’area di circa 13,8 ettari è stata ceduta all’Esercito Italiano.

Nella commissione Trasporti ho avuto modo di incontrare Di Palma – ha dichiarato il presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera Mauro Rotelli – e sono soddisfatto che insieme siamo riusciti a fare progressi per l’aeroporto di Viterbo. Nella Tuscia ci sono straordinarie possibilità per creare uno spazio di volo che comprenda anche la costa. I numeri raccontano di un traffico in costante crescita tra Fiumicino, Ciampino e il porto di Civitavecchia che insieme rappresentano l’ingresso più importante per l’Italia. La possibilità di avere aeroporti alternativi, in grado di decongestionare quelli principali, è molto allettante“.


Tarquinia – Mauro Rotelli, Alessandro Giulivi e Pierluigi Di Palma


Secondo il rapporto dell’Enac, presso l’aeroporto di Tarquinia sarebbe possibile ottenere una pista della lunghezza massima di 1.440 metri, cui corrisponderebbe una lunghezza del campo di riferimento di 1.200 metri.

Il progetto è molto interessante ed importante – ha concluso il presidente dell’ENAC Pierluigi Di Palma –. Ne abbiamo già parlato con l’amministratore delegato dell’Enav Pasqualino Mont, oltre che con il ministero della Difesa perché l’aeroporto di Tarquinia appartiene all’esercito. La struttura diventerà un piccolo gioiello: la valorizzazione degli aeroporti più piccoli punta sulla ricollocazione dei turisti che in questo caso non si recano solo a Firenze, Roma e Venezia ma si spostano anche nelle località limitrofe. L’obiettivo è riqualificare al meglio l’aeroporto di Roma Urbe e creare una rete di piccoli aeroporti con quelli di Ancona, Capua, Viterbo e Siena.

Sentiero? Dobbiamo procedere per gradi e superare elementi di difficoltà burocratica. Potremmo creare un partenariato paritario tra Enac ed Enav e chiedere ai politici di sviluppare un percorso, progettare reti aeroportuali e cercare il sostegno di un partner privato per garantire un adeguato sviluppo nel tempo. I significati? Un ultraleggero avanzato costa circa 100mila euro e ha il potenziale per volare facilmente e in sicurezza all’interno della rete. Per fare un esempio pratico, un volo da Tarquinia a Roma Urbe dura circa 20 minuti.”

Samuele Sansonetti

4 giugno 2024

 
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