Pozzuoli. Danni per 100mila euro alle attrezzature subacquee dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV nel Golfo di Pozzuoli, da parte di pescatori senza scrupoli e di imbarcazioni che gettano le ancore indipendentemente dalla presenza di boe che segnalano la presenza di strumenti sui fondali.
È questo l’allarme lanciato ancora oggi su Rai News24 da Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio.
“Ci sono stati ripetuti danni alle nostre attrezzature come nel caso del Golfo di Pozzuoli. Si tratta di apparecchi unici al mondo posti in basso mare che purtroppo a volte, spero involontariamente, vengono tirati su da ancore e reti da pesca in una zona dichiarata off-limits.
Proseguono ugualmente gli ancoraggi e i danni, non solo di natura economica ma anche legati all’invio e alla registrazione dei dati al nostro centro di monitoraggio.
Chi vede qualcosa deve avvisare l’Autorità Portuale e noi, per queste apparecchiature è fondamentale che non vengano danneggiate ripetutamente, soprattutto in un momento così delicato.
A volte le barche che si riconoscono vengono ad ancorare in prossimità di questo delicatissimo sfruttamento che a volte si trova a meno 50, 30, 70 metri. Poi bisogna intervenire ma la cosa più grave è la perdita dei dati, non possiamo permettercelo”.
“È uno strumento unico al mondo e ci serve per studiare il fenomeno”
Questa strumentazione è unica al mondo e vengono ricercatori da tutto il mondo per vedere come svolgiamo il nostro lavoro. Aiutaci a continuare a farlo perché i dati che raccogliamo con quella strumentazione sono fondamentali per comprendere il fenomeno del bradisismo. In questo momento abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.
Esperto in diritto diplomatico e internazionale. Lavora nel mondo dell’editoria e della comunicazione da oltre 30 anni. È stato rappresentante degli editori locali nella FIEG, amministratore di Canale 10 e direttore generale della società Centro Stampa srl. Un attento conoscitore della realtà casertana.
