Padre ritrova la figlia in Polonia, scomparsa nel 2021 – Notizie – .

Padre ritrova la figlia in Polonia, scomparsa nel 2021 – Notizie – .
Padre ritrova la figlia in Polonia, scomparsa nel 2021 – Notizie – .

La caccia alla figlia da parte di Filippo Zanella è finita. Ieri sera il fisioterapista 47enne di Cesena ha ritrovato la figlia che non vedeva dal settembre 2021: da quando la madre, privata della potestà genitoriale nel 2023, l’ha portata in Polonia, suo Paese d’origine. Tra tre mesi la bambina compirà dieci anni. Quando scomparve aveva sette anni. Zanella, che si era trasferito in Polonia per cercarla, l’ha ritrovata a Rzeszòw, vicino al confine con l’Ucraina.

Le ricerche si sono concluse ieri. «Il ritrovamento di mia figlia non è avvenuto grazie alla polizia», ha chiarito Zanella in videoconferenza, parlando di «una situazione di collusione da parte della polizia polacca, con spie interne che facevano il doppio gioco». L’ultimo inseguimento è avvenuto dopo quasi un mese di stalking con un investigatore privato: «Mia figlia usciva di casa per andare in chiesa e restava lì 5-6 ore al giorno, poi tornava a casa. Non aveva scuola, né amici, non ha mai avuto contatti con gli italiani”. Decisivo è stata la lettera di “un misterioso angelo custode, una persona che mi ha inviato una lettera per posta prioritaria in cui era indicata l’esatta ubicazione di mia figlia. Non abbiamo la più pallida idea di chi sia, forse qualche persona della Caritas o qualche personalità ecclesiastica”.

Il recupero ha rischiato di fallire all’ultimo momento perché, quando l’investigatore ha comunicato al giudice l’indirizzo dove si trovavano madre e figlia e questo è stato comunicato alla polizia, i due sono scappati. «Dovevamo farlo per strada, era molto difficile perché la madre era violenta», racconta Zanella.

C’era anche la nonna paterna, italiana: “Ha messo in mostra la sua formazione come infermiera militare. Eravamo gli unici autorizzati a toccare mia figlia. Se non avessi avuto il suo sostegno, una ragazza di 40 chili non è facile da trasportare” .

Poi, l’inizio del ritorno in Italia. Zanella parla dall’Ungheria, dove la famiglia si è fermata a dormire prima di proseguire il viaggio. “Mia figlia sta bene, è tranquilla, è in un’altra stanza con la nonna, stanno giocando e guardando i cartoni animati. Purtroppo non riesce più a parlare facilmente l’italiano, ma da sei mesi ho iniziato a studiare il polacco”.

Resta la preoccupazione su come reagiranno la madre e il fratello: “Ho ricevuto telefonate minacciose, devo stare attenta sia alla mia incolumità che alla possibilità di un successivo rapimento”. E resta l’amarezza per il muro della polizia polacca (“mia figlia non era nemmeno stata inserita nel registro delle persone scomparse”) e per il mancato attivismo delle istituzioni: “Non abbiamo avuto alcun sostegno dalla politica, sia italiana che italiana”. Polacco, solo chiacchiere.

Il sindaco di Cesena Enzo Lattuca abbraccia la famiglia: “Siamo a disposizione per tutte le cose pratiche, dalle carte d’identità all’inserimento nelle colonie estive. La vostra famiglia potrà trovare la massima collaborazione per tutto ciò che sarà necessario”.

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